sabato 20 dicembre 2008

sperando..

sabato 6 dicembre 2008

Il paradosso del valore di C

Giunta a pochi giorni dall'esame, devo dire che Biologia Molecolare non è proprio così inutile come materia. Ho appena letto un paragrafo illuminante.
Il paradosso del valore di C asserisce che la complessità di un organismo non è correlata con la dimensione del suo genoma.

Infatti l'uomo ha un genoma 200 volte più piccolo di quello di un Ameba.
Questo spiega molte cose.

Siamo per caso più furbi noi, rispetto ad un essere unicellulare che mangia beve dorme e si riproduce?

http://www.arabic.edu-negev.gov.il/husam/cp/homepage/Images/AniAmeba(1).gif


ps. c'è un altro Paradosso del Valore di C (= culo) ... su cui però non intendo soffermarmi.

venerdì 21 novembre 2008

pubblicità 2 la vendetta

Mi ritrovo di nuovo qui sulle mie pagine a riflettere sul quoziente intellettivo che le odierne pubblicità attribuiscono a noi spettatori.
Ed è sempre il buon Gerry Scotti a darmi l'ispirazione: pausa di Chi Vuol Essere Milionario, stavo ingenuamente piantando la forchetta nell'insalata quando, sgranando gli occhi e smettendo di masticare, mi sono resa conto che stava iniziando la fantastica pubblicità Cadey. E lì ho posato la forchetta, devo sempre concentrarmi quando la fanno.
Si ritrovano Gerry ed una signora (di età avanzata) in uno studio.
Le prime parole sono: " Gerry, lo sai qual'è la prima cosa che gli uomini notano in una donna? ''
e lui, sorridendo come se fosse la cosa più delicata e romantica da dire ad un pubblico di oltre il 50% femminile: "eeeeh mia cara, lo so perchè lo faccio sempre anche io, è ovviamente il lato B''.
Allora, innanzitutto GRAZIE EH.
Poi vorrei soffermarmi un attimo sull'espressione lato B: ora, questo fantastico eufemismo è stato sapientemente scelto per non nominare le parole sedere, chiappe, fondoschiena (tralascio gli altri sinonimi meno eruditi) : tutte espressioni naturalmente gergali, brutte e poco televisionamente fini. MA "LATO B" E' PER CASO MEGLIO? mica siamo delle cassette! Per quanto polimorfiche riusciamo ad essere noi femmine non credo ci si possa raggruppare tutte come basse larghe e piatte da entrambi i lati. Sarebbe tragico. Ma passiamo oltre.
(riflettendo, mi viene in mente che non abbiamo neanche la funzionalità ''stop'', per cui è proprio impossibile essere paragonate ad una cosa che si può far tacere con un pulsante, ndr. )
Il vero clou (se si scrive così) della pubblicità è proprio il prodotto che vuole farci comprare: "La Linea Rialza-Glutei". Sì sì, avete letto bene, un RIALZA-GLUTEI. Praticamente un reggiseno, ma per le chiappe. Citando: "l’applicazione costante del Siero (una pozione magica) ha un’azione rimpolpante e volumizzante che restituisce tono, volume e un aspetto “brasiliano”al “lato B” ". Io già non provavo simpatia per le brasiliane, ora che devo plasmare le mie chiappe in base alle loro sinceramente non le posso vedere proprio. E poi l'espressione rimpolpante mi fa senso.
Quindi, riassumendo, noi femmine dobbiamo già passare ore a ristrutturarci la faccia con lo stucco, ciecarci gli occhi col mascara, scottarci le orecchie con la piastra, [sorvolo il problema depilazione], avvelenarci di ammoniaca per non mostrare i capelli bianchi, distruggerci i piedi nelle scarpe col tacco, costringerci le tette in degli arnesi diabolici col ferretto e adesso tocca pure rialzarci meccanicamente le chiappe?!
Oltretutto la pubblicità dice che ''glutei sodi alti e belli sono il sogno delle donne di tutte le età'' ... sinceramente io arrivata a 70-80 anni mi preoccuperei di più di avere ancora tutti i denti.

martedì 4 novembre 2008

le ragioni per cui si evidenzia il sesso femminile del computer:

- una volta acquistato ci spendi milioni sopra in ''accessori''
- incominci a passarci le serate, tralasciando i divertimenti e gli amici
- pur sforzandoti, a volte esegue delle ''procedure'' che proprio non riesci a comprendere
- sei tu che ti devi adattare al suo funzionamento, non il contrario
- si dice che non può sbagliare...
- toccando i tasti giusti funziona a meraviglia, ma sbagliandoli va in palla e può farti passare la voglia di vivere
- ha una notevole memoria interna per gli errori che vengono commessi, rinfacciabilissimi

ma dato che io sono una persona aaaaassolutamente corretta in queste cose, evidenzio anche le motivazioni per cui un computer può non essere femmina:

- ha il pulsante ''spegni''

sabato 1 novembre 2008

le mie amiche

stavo riflettendo quanto sia per noi donne di importanza fondamentale avere delle amiche, ma non come per gli uomini, ovvero possedere dei compagni con cui giocare una partita o strafogarsi di patatine davanti alla tv commentando il latoB delle modelle, no... per un essere umano femminile il possedere delle amicizie (naturalmente ed esclusivamente del gentil sesso) ha una valenza più sopraffina e profonda. Avere delle amiche vuol dire :

- compatirsi a vicenda nel momento in cui si realizza la triste realtà di dover fare un parcheggio, e alla fine delle ventiquattro manovre non fare commenti ma anzi, complimentarsi
- inventarsi i più fantasiosi modi per tenere a bada i capelli e realizzare che comunque, SEMPRE, le altre ce li hanno più ordinati di te
- studiare e commentare insieme libri su come sopravviere con un uomo
- notare come prima cosa le scarpe appena ci si vede
- fare finta di essere a dieta e di fare una sofferta eccezione quando si tratta di prendersi qualcosa di deliziosamente fritto o cioccolatoso ma solo e rigorosamente "per farti compagnia"
- avere sempre un numero da chiamare quando ci si sente sole
- fare innumerevoli complimenti per la nuova borsa
- conoscere già in anticipo la risposta alla retorica domanda ''mi trovi grassa? '' - '' ma nooo che dici tesoro! sei impazzita, io sono grassa invece! '' - ''ma dai che scherzi? avessi io il fisico tuo! '' [ e così via ]
- poter dare libero sfogo al proprio acidume represso commentando con estrema cattiveria i vestiti delle passanti
- prima di uscire telefonarsi e chiedere ''che ti metti?''
- lasciare che l'altra si compri lo stesso paio di stivali ma fare attenzione a non metterli lo stesso giorno
- uscire la sera per prendere qualcosa da bere e chiacchierare finchè tutte le preoccupazioni sono dimenticate
- comprendere il panico dallo sguardo quando si presenta uno scontrino da dividere per tre a mente

.... e tornare a casa con quel sorriso e pensare "meno male che ci siete voi! "

venerdì 3 ottobre 2008

21

tanti aaauguri aaa me
taaanti aaauguri aaaaaa me!
taaaanti aaaauguuuu.. ( basta. )

ebbene sì, oggi ho compiuto 21 anni e devo dire che inizia a fare impressione come cifra, ma ringrazio tutti i miei amici che facendomi gli auguri mi hanno ricordato che:
- da adesso potrò bere alcolici in tutti i paesi del mondo
- i miei 7 capelli bianchi in fondo non si notano
- smetterò di crescere in altezza "ma infondo.. 1.65m va bene no?"
- oggi posso permettermi tutti i lipidi che voglio e non sul libro di biochimica
- sono più saggia rispetto a .. ieri?
- se non riesco a fare un parcheggio in meno di 15 mosse è dovuto all'età..che.. si sa..
- posso usare la stessa giustificazione per i problemi di memoria
- mi verrà dedicato in esclusiva il rutto più intonato della giornata
- se continuo a preparare il numero di muffin corrispondenti ai miei anni ad ogni compleanno.. sto sulla buona strada ( per diventare un cetaceo )
- svegliarsi la mattina con una craniata ad una enorme busta, e scoprire che dentro c'è una deliziosa borsa firmata.. è il sogno proibito della maggior parte delle femmine della popolazione mondiale

detto questo, ringrazio tutti coloro che se ne sono ricordati, e anche quelli che me li faranno in ritardo ( carogne! )..

distinti saluti
Sig.ra Julia
( eh, mo so' donna di mondo di maggiore, maggiore età )

ps. piccolo dettaglio, la data della mia discesa sulla Terra è il 2, risulta 3 perche' è passata la mezzanotte ( così per segnarvelo sul calendario non avete scuse se sbagliate)

lunedì 22 settembre 2008

l'oggetto dei desideri

Ebbene, ho provato in tutti i modi a trattenermi dallo scrivere questo post, ma il cuore ha vinto sulla ragione.

Tutto ciò perchè voglio condividere con il mondo intero la mia nuova scoperta: un oggetto divino. Geniale. L'invenzione umana più intelligente dopo la ruota e la nutella. Una di quelle cose che prima o poi devono capitare fra le mani di un essere umano per essere ammirate e venerate, per rendere la sua vita degna di essere vissuta.

Ma voglio prima raccontare la sua storia ( cioè la mia prima di possederlo ) :

"C'era una volta una ragazza, che nella sua grigia e monotona esistenza non sapeva come custodire e ordinare le sue molteplici e più brillanti idee, dandole in pasto al tempo e al dimenticatoio. Ah, quante fulgide scoperte furon così perse dall'umanità! Ella si prodigava nel raccogliere tutti i fogli manuscritti nel miglior modo possibile ma l'entropia dell'universo si sa, tende ad aumentare, per cui anche il disordine sulla sua piccola scrivania. Ma un giorno, ecco l'illuminazione, ecco il pensiero che cambiò la sua esistenza in modo sì radicale da renderla felicemente irriconoscibile. Tuttavia, ella non sapeva se cotal magnificente oggetto fosse in vendita ( tanto era strabiliante la sua funzionalità ) che fu quasi subito delusa: "ma no, non esiste una cosa così"... Tuttavia, per la fortuna di tutti noi, il caso volle che ella non si arrese subito, così si recò nel più vicino e fornito negozio del settore. E lì, il corso della storia umana subì un drastico cambiamento. Lì, esposto in secondo piano, eccolo.. L'oggetto più intelligente che mente umana sia mai stata in grado di concepire. Solo 10 euro il suo misero terreno valore, impareggialmente incalcolabile quello sentimentale. Era lui l'oggetto dei suoi desideri, tanta l'emozione che stentò a credere di poterlo tenere fra le mani. Il BUCAFOGLI. "

Traaaap, 4 buchi e via nel raccoglitore. Così tanta intelligenza in un singolo arnese quanta non se ne vede in molte aule universitarie.

"Da quel giorno, la ragazza ed il suo bucafogli furono inseparabili, e vissero felici e contenti."

domenica 21 settembre 2008

sensazioni

ed eccomi di nuovo qui, ripresa dallo straziante lutto per la penna blu e momentaneamente congedata dal sig. Aspartiltranscarbamilasi e dal suo compare Fosfoenolpiruvato, per la grandissima gioia ed euforia dei miei affezionati lettori disperati ( disperati per la mia assenza, non disperati perchè leggono me, è ovvio ) e riporto una riflessione che ho scritto quest'estate in territorio germano, così, per condividerla.

Sensazioni 27/07/08
La nostra esistenza è dominata dalle sensazioni, dalle impressioni, dai brevi flash dei ricordi, dagli odori. Dalle emozioni. Sono personalissime e si impongono silenziosamente come colonna sonora della nostra vita. Le nostre sensazioni rispecchiano e definiscono quello che siamo, nessuno le percepisce come noi stessi e talvolta ci riesce impossibile spiegarle a parole a qualcunaltro senza rovinarne la cornice. Si tratta di piccole percezioni, sorrisi interiori che coinvolgono tutti i campi sensoriali. Il profumo di capelli appena lavati, superare una paura, desiderare fortemente di abbracciare qualcuno e poterlo fare, sentire il suo profumo.. stranamente inconfondibile. Il sapore di un bacio e del caffè proprio quando ci voleva. Sapere di essere importante per qualcuno. I capelli che mentre cammini accarezzano leggermente il gomito, il luccichio di una collana nuova. Una lacrima di pura gioia, un oggetto tanto desiderato, una canzone che potremmo non smettere mai di ascoltare. Il senso della velocità in macchina e quello dell'orologio. Ricevere una telefonata proprio quando ci sentiamo soli, il formaggio insieme al vino rosso dopo cena. Una carezza ad un cavallo, guardarlo ed intravedere un pizzico di fiducia in più. L'amicizia. Ridere di gusto per una battuta o ridere da soli. Rievocare momenti passati e guardandosi allo specchio intravedere un sorriso. Trovare lo smalto proprio come lo volevi, una bella foto. Un piccolo morso sulla spalla, sentirti protetta e invulnerabile. Un soffio di vento nel caldo, sentirsi apprezzati. Un abbraccio attorno alla vita, la solidarietà. Un gesto spontaneo, un regalo inaspettato. Anche l'indescrivibile bruciore di una delusione e l'assurda energia che ci conferisce la rabbia. L'inconfondibile odore di casa, suoni e colori della nostra infanzia. La voce di mia nonna.
Potrei continuare ancora a lungo con questa pennellata disordinata sulla mia vita, ma tantissime sensazioni meravigliose sicuramente non me le ricordo e probabilmente mi torneranno in mente quando le vivrò. Altre, più semplicemente, non le so descrivere nel limitante linguaggio scritto a cui sono legata su queste pagine.

( Disclaimer: durante la stesura di questo testo non è stato fatto alcun uso di droghe, alcol, ne funghi allucinogeni. Non sono stati maltrattati animali. E' biodegradabile. )

martedì 9 settembre 2008

excusatio

Mi sento investita del dovere morale di chiedere umilmente perdono ai miei innumerevoli ed affezionati lettori ( ?? ) per il periodo relativamente poco letteralmente e intellettualmente fertile, ma ciò è dovuto al fatto che passo le mie giornate con individui del nome Aspartiltranscarbamilasi ed al recente straziante lutto per la mia penna blu.

ps. ho modificato l'album di foto qui sotto, ho accorciato la lista dei libri, ho aggiunto la categoria ''the best of'', ho tolto un adesivo. ma tanto lo so che non ve ne eravate accorti. gneeeee.

giovedì 17 luglio 2008

a tutti

A tutti quelli che conosco,
che ho conosciuto,
da sempre,
da poco,
o per poco.
Anche a chi si è dimenticato di me.
A quelli che sono entrati nella mia vita per puro caso,
e a quelli con cui invece mi sono trovata a dividere pezzi di esistenza,
a chi ne uscirà presto,
e a chi spero non ne uscirà mai.
A coloro che mi hanno sostenuta
e anche agli sgambetti.
A chi mi ama,
a chi mi ha amata,
a chi mi odia.


a tutti quelli che mi hanno accompagnata per un bel pezzo o che hanno semplicemente sfiorato la mia esistenza, a tutti un grazie perchè quello che sono io ora è anche grazie a voi.

mi congedo con questa riflessione, domani parto per le vacanze in tedeschia dopo aver sostenuto ieri l'ultimo esame della sessione.

buone vacanze voi 4 gatti che buttate ogni tanto un occhio sul mio blog, vi auguro che siano rilassanti e divertenti, che non ingrassiate troppo e che torniate dal mare color aragosta, che spendiate soldi su soldi in inutili souvenir da far vedere alla zia quando tornate, che facciate tante foto per farvi prendere la malinconia quando le riguarderete a dicembre.

a presto!

mail

incollo questa mail che mi hanno mandato Giulia e Ludovica perchè è un ottimo riassunto di cosa bisogna fare per...

Per rendere una donna felice basta essere semplicemente:

1. un amico

2. un compagno

3. un amante

4. un fratello

5. un padre

6. un marito

7. un educatore

8. un cuoco

9. un carpentiere

10. un idraulico

11. un meccanico

12. un maniscalco

13. uno stilista

14. un sessuologo

15. un ginecologo

16. uno psicologo

18. uno psichiatra

19. un terapeuta

20. un massaggiatore

21. audace

22. un buon padre

23. molto pulito

24. simpatico

25. atletico

26. dolce

27. attento

28. galante

29. intelligente

30. divertente

31. creativo

32. tenero

33. forte

34. comprensivo

35. tollerante

36. prudente

37. ambizioso

38. capace

39. coraggioso

40. determinato

41. affidabile

42. rispettoso

43. appassionante

SENZA DIMENTICARSI DI :

44. fare spesso dei complimenti

45. adorare lo shopping

46. mai fare storie

47. essere molto ricco

48. non farla stressare

49. non guardare le altre entità di sesso femminile

NELLO STESSO TEMPO BISOGNA ANCHE:

50. occuparsi di lei senza per altro essere oppressivi
e gelosi.

51. andare d'accordo con la sua famiglia

52. concederle spazio pero' mostrandosi sempre
interessati a dove va

E ANCHE MOLTO IMPORTANTE:

53. mai dimenticarsi:

* compleanni

* fidanzamenti

* matrimoni

COME RENDERE UN UOMO FELICE:

1. Scopare

2. Lasciarlo in pace

3. Scopare

sabato 12 luglio 2008

fasi


sono arrivata in quella fase in cui il momento dei pasti è quello più emozionante della giornata, da aspettare con ansia.

domenica 6 luglio 2008

mail di mia sorella

senza parole devo incollare la mail che mi ha mandato mia sorella qualche notte fa..
( lo so, non è normale che mia sorella mi mandi le mail stando a 1,5 metri da camera mia.. ma tante volte parliamo pure su msn con solo una porta aperta a separarci ..... )

"Sono qui, come sempre. Le mie scampagnate notturne.

Cara Giulia,
tante volte non mi rendo conto di quanto tu sei per me. Forse tutto, forse qualcosa. Nulla, è impossibile. Impossibile. Impossibile perché i tuoi sguardi alle 8 del mattino sono impagabili. Perché i tuoi occhi sono impagabili: la sintesi della Purezza, non sanno mentire. E solo ora forse mi rendo conto di quanto li amo. Di quanto amo te.
E sono felice di essermene resa conto ora, e non quando un giorno mi ritroverò a vuotare con te il tuo armadio. Te ne andrai. Se ne andrà la tua camminata a paperella. Se ne andranno le tue esclamazioni "ma che belle chiappe che ho!".
Sì, perché un giorno tu ti sposerai. E io sceglierò con te il vestito. Ti proporrò qualcosa di minimal, tu ti innamorerai di un romantico tulle. E poi rideremo insieme, con quella enorme busta camminando felici per una sperduta strada. E guarderemo quel cielo limpido come la nostra infanzia che già ora mi sembra lontana. Io sempre a mangiare e giocare con il fango. Tu con quegli occhi dolci sognando il puzzo di un cavallo.
E poi inizierà a crescerti il pancione. E mentre preparerò con te la borsa per andare in ospedale rideremo di tutte quelle volte in cui mi spiegavi la sessualità degli animali estinti. E poi uscirà un bagolo-fagiolo bello come solo tu fino ad ora sai essere. Forse con le tue stesse orecchie un po' prorompenti. Forse con il tuo stesso spirito autocritico ne guardarsi allo specchio. Speriamo sia femmina. Una piccola geisha dolce come la mamma.
E poi ti convincerò a non pitturare di rosa la sua stanzetta. E il mio estro cinico mi porterà ad appendere nella sua camera tutte le ecografie che avevi fatto in mia presenza.

E tutto questo mi fa impazzire... Il tempo vola. E' banale dirlo, ma già so che di qui a breve ti sentirò dire il SÌ più bello e grande dell'universo. E piangerò di gioia e egoistico dolore. Perché tu per me non ci sarai più come una volta. Non sarai più a 3m come lo sei adesso. E mi mancherai, dio se mi mancherai. Il tuo modo di irrompere nella mia stanza , chiedermi un consiglio su come sei vestita, provare una delle mie strampalate borse e dirmi che è allucinante. Il tuo modo di essere timida, dolce, sensibile. Quella lieve luce che emani. Come un cucciolo. Rimbalzata in questo mondo rotoli, sballottata qui e lì dalle correnti a cui ti abbandoni. E quella pelle chiara risplende di tutta la tua bellezza. Il tuo modo di provarti i vestiti in camerino, simulando una sottospecie di marcia persiana per vedere come ti stanno i jeans quando cammini. Il tuo modo di esclamare "ma ke fiKo!". Il tuo modo di essere speciale anche senza nulla di anormale. Mi mancherai. Te ne andrai. Ma non farlo troppo presto, ok?

Invariata ed avariata come sempre.

Bestia"

venerdì 4 luglio 2008

il caldo..

penso di essere arrivata alla frutta, anzi, al caffè.
passo inteeere giornate a studiare all'università, nutrendomi di panini alla cotoletta e acqua temperatura ambiente, trascorrendo il tempo a ripetere le articolazioni delle vertebre dei tereapodi primitivi, se mi dice bene, sennò anche TUTTI I MUSCOLI DELLE BRANCHIE dei pesci.. estinti. (naturalmente mi rifiuto di impararmeli tutti, il mio encefalo ha pure un limite, con tutta l'esasperazione di chi ripete con me ghghghgh).

insomma, il risultato è che quando mia sorella mi dice "oddio ho avuto il flash di una canzone vecchissima" .. io capisco "ho sentito il peso flash di un magazzino ricchissima" ..

lunedì 30 giugno 2008

donne!

Riflettevo.
Noi donne siamo delle personcine del tutto particolari.
Troppe se ne sentono dire su di noi, perciò voglio fare un po' di chiarezza: ci dicono che siamo rompiballe, che siamo palesemente incapaci di fare un parcheggio in meno di 15 manovre, siamo superficiali, fissate, piagnone, acide, spendaccione, chiacchierone, perdiamo la cognizione del tempo quando entriamo nei negozi ma la riacquistiamo magicamente durante le partite di calcio, abbiamo seri problemi con la matematica e con lo smezzare gli scontrini, siamo eterne indecise (certo, mica è facile decidere fra un vestito rosso chiaro o rosso leggermente meno chiaro! ci sono una serie di implicazioni socio-psicologiche che non si possono ignorare), ce la tiriamo, facciamo le sostenute, siamo banali, viviamo nella costante e frustrante illusione della dieta, fracassiamo le palle e questo ci diverte un mondo, siamo paracule.
E sono tutte cose vere, oltretutto.
PERO'. Però.
Abbiamo anche dei lati positivi, taaaaaanti lati positivi.
Inanzitutto siamo belle, sì, siamo tutte belle. Dentro, fuori e nel mezzo. ( ?? )
E poi siamo intelligenti. Quasi tutte.
Siamo decorative: sappiamo far sentire il nostro uomo come il più macho sulla Terra davanti agli amici. Siamo simpatiche: riusciamo a fare amicizia in un batter d'occhio quando facciamo un complimento alle scarpe di una nostra consimile. Ehm.. e allo stesso modo sappiamo odiare con la cattiveria di cui nessun uomo è mai stato in grado, perchè quelle scarpe le avevamo viste prima noi! Abbiamo il senso dell'umorismo, talvolta anche nel modo di vestirci.
E oltretutto, basta poooochissimo a renderci felici:
- trovare a 1 euro lo smalto esattamente come lo cercavi, non troppo trasparente e non troppo opaco, dopo innumerevoli ricerche
- iniziare la giornata comprando la borsa bianca grande dei tuoi sogni (e desiderarne solo un'altra, marrone)
- un complimento
- la mascherata ipocrisia delle amiche quando ti dicono che sei dimagrita
- la cioccolata
- avere l'occasione di metterci la gonna e di sentirci le più fighe della città
- avere un uomo nei paraggi quando non riusciamo ad aprire le bottiglie
- una magliettina nuova
- quelle barrette di cioccolato e cereali senza zucchero
- un fiore
- e tantissime altre piccole cosette che voi uomini di sicuro sapete (??)

insomma... non siamo incredibilmente adorabili?

giovedì 26 giugno 2008

rispettiamo l'ambiente

sabato 21 giugno 2008

esperimento neurologico

In un laboratorio viene condotto un esperimento unico nel suo genere:
un neurone cresciuto in un cervello di una donna viene trapiantato dentro al cervello di un uomo comune.
Il neurone, ripresosi dallo shock del viaggio, arriva nel cervello ospite, si guarda intorno e si rende conto che è in un grande spazio vuoto, dove è tutto buio e c'è un silenzio angosciante.
Preoccupatissimo, chiede timidamente, sottovoce: - Ehi... C'è qualcuno?
Silenzio!
Sempre più ansioso e spaventato alza il tono: - Iuuhuu! C'è nessuno qui?
Nessuna risposta. Nessun segno di vita!
Distrutto e tremante, si accascia al suolo e comincia a piangere (classico femminile).
- Resterò solo, qui, per il resto della mia vita...
All'improvviso, un rumore... dei passi... arriva qualcuno... ed è un altro neurone! Emozionatissimo, il poveretto balza in piedi e corre incontro al nuovo arrivo, abbracciandolo commosso.
- Ehi... calmati amico mio, calmati. Che fai qui? E perché piangi?
- Io... sono arrivato adesso... pensavo che non ci fosse nessuno e che sarei rimasto solo per sempre...
- Ma che sciocchezza! Stai parlando di un cervello maschile, quindi non troverai nessun' altra comunità più affollata di neuroni di questa! Noi siamo moltissimi, estremamente attivi e con legami stretti stretti e fitti fitti tra tutti noi.
- Oh... grazie a Dio, che bello! Come sono contento! Ma... allora dove siete tutti? Qui il cranio è vuoto.
- Oh, nulla di strano, è sempre così: c'è una festa giù nel pisello. Io sono risalito solo per cercare dell'altra birra.....


grazie a Dalia che mi ha mandato questo testo per mail ^__^




venerdì 20 giugno 2008

artropodi

ci sono giorni in cui sei l'insetto, altri in cui sei il parabrezza.


oggi mi sento decisamente un insetto.
piccolo.
peloso.
con un'ala spezzata.
a cui hanno staccato l'altra.
e senza più zampette.
neanche una.
spiaccicato contro il vetro dei fari di un Hammer.
insomma, un oggetto senza senso.

venerdì 13 giugno 2008

il calcio.

Definizione: gioco di squadra in cui due formazioni composte da 11 giocatori ciascuna si affrontano rincorrendo una palla da un lato all’altro di un campo di erba finta delle dimensioni del Principato di Monaco, e quando la ottengono la tirano di nuovo via.
Regole: L’ardua missione è centrare con il pallone la megagalattica porta di ferro e rete avversaria difesa da un giocatore apposito: il portiere (che ahimè si trova soggetto a frequenti traumi cranici dati dalle capocciate ai pali per aver lisciato la palla) . Si possono usare solo i piedi tranne nel caso del precedentemente citato portiere. Naturalmente regolamento non scritto prevede anche l’utilizzo di cranio, gomiti, ginocchia, unghie, tacchi, borsett.. ehm.. per arrecare danno ad giocatori e mettere fuori uso quelli più bravi ( definiamo quest’ultimo processo come selezione naturale ) . Il personaggio adibito a far rispettare le regole è detto arbitro: la sua funzione è correre appresso alla palla come tutti gli altri giocatori ma è l'unico che non deve calciarla, deve tramite occhi da camaleonte tenere attenzione ai calci sugli stinchi fra giocatori o all'eventualità di fuorigioco ( che purtroppo non posso spiegare in questa sede visto che ancora non ho capito di che si tratta) . Tuttavia spesso incorre in una pessima sorte, nel migliore dei casi viene preso a capocciate, nel peggiore viene apostrofato come cornuto e rincorso per tutto il campo.
Il tifo: fenomeno abbastanza singolare del comportamento umano è il tifo: questo atteggiamento comporta l'indossare 170 euro di completo maglietta-calzoncini dei colori della squadra, sebbene questo possa significare vestirsi completamente di rosa o di qualche strano abbinamento multicolor verde-giallo-rosso. Talvolta ( per non dire sempre) il fenomeno del tifo si può trasformare invera e propria psicosi nei soggetti più sensibili ( per non dire tutti ) il che comporta durante la visione di una partita in tv il completo alienamento dalla società, il trasformarsi in scaricatore di porto anche del più silenzioso e pacato notaio, il sovraconsumo di alcolici ( per lo più birra) e cibi ipercalorici quali pizza o patatine, ed il disorientamento al ricordo di possedere una di quelle cose dette fidanzata. Una variante del tifo riguarda l'allenatore che si trova in panchina: frequente iperventilazione e sfiorati attacchi di cuore caratterizzano questo personaggio che rischia che gli scoppi la coronaria per indicare al suoi giocatori la tattica da seguire. Impassibile in tribuna il presidente della squadra, invece.
Considerazioni: è curioso notare come l'evoluzione della specie umana abbia reso gli individui femmine completamente immuni da questa... condizione. Per l'aspetto biochimico-genetico negli individui maschi si rimanda al post riguardante l' "operone calcio".
Puo' avere effetti collaterali anche gravi, in caso di disturbi della personalità contattare un medico.

Ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è .. più o meno casuale. Se vi sentite offesi da quanto su scritto.. siete nello stadio "patologico", dunque, contattate uno specialista.

domenica 8 giugno 2008

giorno prima dell'esonero

- "te per domani stai carica?"
- "carica in che senso, di psicofarmaci? ''

grafico: voglia di studiare/tempo


CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA ed ammirarne i più significativi dettagli.

N.B. commenti del genere "non hai un cacchio da fare" non sono ben accetti, dato lo sforzo cerebrale investito in questo mirabile lavoro di alta statistica. Grazie.

sabato 7 giugno 2008

" Nel vivere del nostro buio quotidiano, ogni tanto incontri un raggio di luce....
spesso...
è una moto che ti sta investendo...

C'è del fanculo nell'aria ... "

Giorgio Melazzi, monologhista di Zelig

lunedì 2 giugno 2008

somiglianze

laboratorio di anatomia comparata dei vertebrati:
il professore prende in mano un cranio (se non sbaglio di un coccodrillo) "vedete qui nella parte laterale e occipitale del cranio, la mandibola e gli archi annessi sono molto sviluppati, conferendo una bocca nel complesso molto grande portando ad una riduzione dello spazio per l'encefalo.." .. ed io che pensavo fra me e me "conosco persone così -.-' "

mercoledì 28 maggio 2008

poesia

Sempre in tema di Dalia, stavolta la sua mente contorta ha partorito un testo poetico, sempre a me medesima dedicato ^__^ mi chiedo come farebbe senza un.. sistema modello come me.
A questo punto ho dovuto creare una categoria apposita per i post con l'etichetta " Sarrapica ", che è il modo in cui senza motivo io e lei ci chiamiamo ( e no, non so cosa voglia dire).
Ma quanto ti posso volere bene Da'? <3


Capel corvin lucente,
secondo te castana scura,
eppur non sembreresti
di germanica fattura.
Italica non fosti,
bensì di razza ariana,
ma da vent'anni solchi la penisola nostrana.
Il desco dividem per un quarto della vita,
inver non solo per questo io ti chiamo amica.
Compagna di bagarre, giuochi scherzi e risate,
ma anche afflizioni turbamenti e litigate.
Eppure l'amicizia prima o poi ha una scadenza,
per noi corrisponde ad una drastica partenza.
Patate e crauti amari saranno il tuo contorno:
poichè non ti rinnovano il permesso di soggiorno.

lunedì 26 maggio 2008

econoia

piccolo schemetto di ecologia sulla biosfera stazionaria o.O

..... anche io la penso così. Sì.

venerdì 23 maggio 2008

fumetto di Dalia su.. me

Due anni fa in classe, durante la lezione (probabilmente di matematica) la mia cara amica Dalia ha tracciato quest'opera di genialità che in un qualche modo è riuscita a cogliere molte .. cose imbarazzanti -.-'
[ ho dovuto riscrivere alcune cose al pc perchè della matita non rimaneva molto.. ]
CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA perchè mi rendo conto che così non si legge una mazza

martedì 20 maggio 2008

briciole di pensieri

Sono talmente comica che non ho resistito all'impulso di descrivermi.

Sono le 22.20 di martedì sera, in seguito ad una nevrosi pre-esonero ho ripassato i tre quarti del programma ( geni della segmentalità della larva del moscerino della frutta, per intenderci quanto è stimolante l'argomento) e mi è venuta fame. Ed eccomi in cucina al tavolo a sgranocchiare pane azzimo. Sì, pane azzimo, embe'? Mi piace da morire! E' praticamente farina solida, senza sale ne olio ne zucchero. Cartoncino. Di cui condivide il contenuto calorico oltre che il gusto, entrambi pressocchè nulli. Beh sono seduta qui al tavolo da sola, con i capelli reduci dall'acquazzone di oggi ( che non mi soffermo a descrivere ) e con addosso una felpa del mio uomo e i pantaloni della tuta. Fantastica. ( io nel complesso, non la tuta ) . Mi trovo qui a pensare e a togliere le briciole dal pc. Penso a come arrivare integra fino a venerdì, a cosa preparare domani a pranzo, a ricordarmi di portare il quaderno di anatomia a Chiara, a trovare una soluzione per il periodo degli esami, a stare attenta che le briciole non vadano fra i tasti del pc che sennò è un casino, a cosa mettermi domani, a cosa fare della mia vita.

Dopo la terza fetta di pane azzimo ho stabilito che questi pensieri sono numericamente troppi per stasera e che è meglio soffermarmi sulla sopravvivenza al prelievo di domani mattina senza svenire e sbattere il cranio da qualche parte... il che mi causerebbe un trauma celebrale che mi farebbe perdere la memoria proprio prima dell'esonero tanto faticato, e questo porterebbe ad un grave squilibrio psico-fisico difficilmente recuperabile in poco tempo... in questo modo compromettendo il mio periodo di esami .. mandando all'aria il mio piano di laurearmi così poi la tesi.. la specialistica andrebbe a farsi benedire e io diventerei psicologicamente irrecuperabile, così andrei a finire sola e depressa in una stradina dimenticata del centro iscritta agli alcolisti anon.. cacchio una briciola!

Posso dire con una certa sicurezza che per stasera posso lasciar stare i geni della pelosa mosca e andare a dormire.

Buonanotte!

domenica 18 maggio 2008

desperate housewife

Tutte le esperienze insegnano qualcosa. Bene. Posso allora dire che la mia recente esperienza da donna di casa sta arricchendo molto il mio patrimonio culinario e culturale, ho scoperto infatti che:

- la lavastoviglie è la mia migliore amica, ora che so come si programma

- la grattugia è un oggetto demoniaco

- con la pasta avanzata del giorno prima si può fare magicamente un'ottima frittata

- bisogna raccogliere le briciole dal tavolo

- girare l'insalata senza seminarla per tutta la cucina non è così facile come sembra

- no, le buste della monnezza non hanno un apparato locomotore, per cui non possono camminare da sole verso il secchio sotto casa

- e lanciandole dal balcone ho troppe poche possibilità di fare canestro

- dal barattolo di fagioli avariato di sviluppano nuove forme di vita, il che sostiene la teoria della Generazione Spontanea

- condire l'insalata a occhio non è una buona idea

- gli uomini ( citando ad esempio mio padre ) per fare un piatto di pasta riescono a sporcare 7 pentole

- bisogna saper distinguere i cetrioli dalle zucchine per evitare disgustosi malintesi culinari ( e vi assicuro che non è semplicissimo)

- bisogna mettere le fette pane in una busta prima di riporlo, a meno che non le si voglia in seguito utilizzare come pavimentazione del superattico

P.S. per gli eventuali lettori delle mie pagine che non mi conoscessero personalmente: no, non sono una casalinga, ho solo momentaneamente mamma fuori combattimento ^__^

venerdì 16 maggio 2008

stream of consciousness

Sono stanca, confusa e felice. Non ha senso. Amo le dispense: fanno molto ''università'', amo studiare sapere conoscere. Voglio capire. Voglio emozioni semplici, stupide, banali. Una chitarra in compagnia o un bicchiere di vino la sera. Odio l'egocentrismo e mio padre quando urla. Vorrei una borsa bianca ( sì, un'altra ). Vorrei sapere che fare della mia vita, vorrei stare sempre con te. Amo la pasta e le fragole ( non insieme, magari ). Leggo Ken Follet e Le Scienze. Devo trovare il modo per snobbare il professore di zoologia ed evitare di essere bocciata ad anatomia: condrocranio splancnocranio e dermatocranio. Ok. Non so che mettermi domani. La pace in medio oriente non ci sarà mai. Pioverà? Ah, cacchio, la lavatrice. Stravedo per i miei orecchini nuovi, ma non ne ho mai abbastanza. Penso che il pesce sia disgustoso, almeno tanto quanto le lumache. Sono soddisfatta della mia frangetta. La Luna oggi incontra Giove nel mio segno: sarà una giornata pessima, questo mi fa sentire sollevata.. almeno non è colpa mia, ma dell'influenza elettromagnetica dell'incrocio dell'asse degli astri sulla marea.  

Sì.

( autoconvincimento )

sabato 10 maggio 2008

checco consoli

venerdì 9 maggio 2008

90% d'acqua

" Dicono che il corpo umano sia composto per il novanta per cento di acqua. E il resto?
Cazzate, suppongo.
Tempo fa riflettevo. Cosa fa un corpo per mantenersi in vita? Mangia e fa la cacca. In buona sostanza la differenza tra quello che abbiamo mangiato e la cacca che abbiamo fatto siamo noi. Capito? Siamo solo uno stupido resto. Il netto rimasto tra il prendere e il lasciare. Viviamo sereni. " Luciana Littizzetto

giovedì 8 maggio 2008

riflessioni alla nocciola

sono andata a prendere un gelato con mia sorella, stasera:

- "che gusti?''
- "nocciola e fior di latte, grazie'' [ orrendo come abbinamento, ma avevo voglia di nocciola e il fior di latte.. mmhh ci sta sempre ]
- "panna, signorina? ''
- ''no, grazie'' [ ripensando alla cyclette di cui vado tanto fiera ]
..
- ''panna?''
- ''no''
- ''prego'' [ gelato con la panna ]

conclusioni: ho pedalato per niente e nella società odierna manca la comunicazione.

mercoledì 7 maggio 2008

a mia sorella

" Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.

E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te. "

Non ti ho mai dedicato questa canzone, ma ora mi rendo conto che è proprio la più adatta.

Quello che vorrei dirti, e me ne manca il coraggio e forse anche la sincerità, è che sei realmente un essere speciale per me.

Sì, te lo scrivo qui, su questo mio blog che probabilmente non leggerai.

Viviamo nella stessa casa eppure spesso mi sembra di assistere passivamente alla tua esistenza. Conduci forse una vita parallela di cui non mi rendi partecipe. Forse perchè sai che non approverei, non capirei, magari per il puro e semplice spirito di contraddizione che ti caratterizza.

Ma non è così. Io ti vedo crescere, sono tante le cose di cui vorrei parlarti o che ti vorrei sentir raccontare. Vorrei far parte del tuo adolescenziale mondo, vorrei passare con te infinite giornate e caffeinici momenti. Mi piacerebbe capirti, sapere che se anche non lo segui perlomeno ascolti quello che ti dico, tutte le volte in cui vedo che sbagli. So che mi definisci come qualcosa di simile ad un ''ammasso di capelli che non c'è mai, o che gira per casa con un libro o col ragazzo'' . Effettivamente è così ( tranne per l'ammasso di capelli, ndr ) , come darti torto.

Ma quello che voglio dirti, ma non sono certa che lo farò mai, è che in tutte le volte che inciamperai, io sarò dietro di te.. forse non potrò evitarti la craniata, ma ti offrirò sempre la mano per rialzarti. Perchè sei una grande, nel tuo piccolo, e hai di fronte a te tutte le strade del mondo. Io camminerò accanto a te, se solo tu lo vorrai.

lunedì 5 maggio 2008

ti rendi conto che stai studiando troppo quando:

- giochi a tetris con le date degli esami,

- guardando un gatto ti chiedi quale gene possa aver dato quel colore sulla coda,

- passi il pomeriggio con le mani nelle budella di un pesce malandato ( e ti senti un sacco soddisfatta quando separi bene muscolo da epidermide senza spappolare tutto ),

- non ti chiedi più se il caffè sia buono o no: hai solo bisogno di caffeina,

- ti rallegri per aver pagato un quaderno 2.70 euro invece di 3.50,

- spazzolandoti i capelli maledici i legami a idrogeno,

.. e mentre li asciugi immagini le molecole d'acqua che spariscono,

- inizi ad avere una copisteria di fiducia,

- la prima cosa che guardi su internet sono i risultati dell'esonero,

- tua sorella definisce l'embriologia "quella cosa a forma così [gesto strano e incomprensibile] con tanti tipi di cose che devi sapere tutto'' e ti trovi persino d'accordo,

- impari com'era fatta la pelle dei pesci estinti e non ti ritieni pazza,

- la sera nel letto leggi libri di studi zoologici sull'uomo,

- hai mal di testa e ti immagini le varie ossa del cranio: le nomini una ad una e stabilisci che ti fanno male tutte,

- appoggi il libro sul manubrio della cyclette e ti complimenti con te stessa per il riuscire a dimagrire e studiare contemporaneamente,

- assegni colori alle materie: quaderno di biochimica rigorosamente verde, anatomia comparata mi sa più di giallo, biologia molecolare è blu...

e soprattutto quando non ti meravigli più di saper dare una spiegazione logica e molecolare anche agli spaghetti.

giovedì 1 maggio 2008

I misteri della genetica

Disquisendo, come è per me usuale, di regolazione dell’espressione genica con un collega, ho avuto l’intuizione scientifica più rilevante e scandalosa degli ultimi tempi, che mi varrà il premio Nobel oltre ad una bella manciata di Sesterzi, in tutta la mia modestia.

Dunque ho necessità di introdurre per prima cosa un concetto, dato che non sto scrivendo su Le Scienze ( ma lo dopo queste rivelazioni lo potrò fare presto ) : l’operone è definito come insieme di geni che vengono regolati insieme, esiste solo nei procarioti.

Io invece ho isolato un modello simile negli eucarioti, più specificamente negli esemplari maschi di razza umana.

Adesso posso scendere un pò più nel dettaglio con la consapevolezza di poter essere compresa anche dai miei affezionati lettori del Bioparco.

Negli esseri umani maschi, il gene CA ( = CAlcio, recentemente da me sequenziato ed individuato ) non si trova da solo ed è per forza regolato insieme ad altri geni affini! La spiegazione sta nel fatto che per guardare la partita ( un gene ) bisogna anche pisciare la ragazza ( un altro gene ) ed impostare l’interruttore delle funzioni celebrali su stand-by ( un gene ), mangiare contemporaneamente patatine con la birra ( altri due geni ) e ruttare senza strozzarsi ( ancora un gene, molto complesso ) quindi evidenze sperimentali dimostrano che per permettere la sopravvivenza e quindi la conservazione della specie questi devono per forza essere trascritti insieme.. e quindi, costituiscono un operone!
TAAAAA DAAAAH!

domenica 27 aprile 2008

il mio Credo

Nei tempi moderni, la società è sempre più scossa da nuove correnti di idee, che destabilizzano e scuotono l'animo umano, tanti modi di pensare, nuove icone e idoli....non c'è più religione.. le mezze stagioni.. e i giovani d'oggi non sono quelli di una volta.....
Bene. Io ho deciso di scrivere il MIO credo, e dico NO al colesterolo.

Credo nella forza del sorriso
Anche quando i denti sono gialli ( o finti )
Credo che per risolvere i problemi dell’esistenza
Basti solo una nuova magliettina
Credo però che tutte le scarpe del mondo
Non possano colmare un vuoto dentro
( ciò non vuol dire che non debba comprare scarpe )
Credo nell’aspirina
Perché per il mal di encefalo è un’ottima soluzione
Per chi non ce l’ha proprio
Be’, fa sempre scena
Credo che ad ogni cosa ciascuno da una diversa importanza
Ma che la verità sia irrilevante
Credo nel dinamismo della mia frangetta
Perché ognuno ha il diritto di esprimersi
Credo nella bellezza del creato
Specie se il creato ha i polpacci da calciatore
Credo nel Sacrosanto Fattore C
Anche se il mio è solo anatomico
Credo che c’è sempre qualcosa dietro:
“Marco, vuoi continuare la nostra storia?”
Credo nel kebab
Anche se potrebbe essere carne di gatto
( il tuo gatto )
Credo in Luciana Littizzetto, Bridget Jones
E nelle femmine tutte
Credo in chi è contro la guerra nucleare
Perché l’elettromagnetismo prodotto dalle bombe termonucleari potrebbe rovinare le mie videocassette
Credo nell’intelligenza e astuzia di superman
Ma non capisco perché si mette gli slip sui pantaloni
Credo nella cioccolata
In tutti i suoi stati di aggregazione
Credo nella cerchia degli amici
Almeno finché c’è il sole
Credo nei pattini e nella bici
Ma resto comunque troppo pigra
Credo nella fratellanza dei popoli
Ai discepoli di tangentopoli
Ai grappoli di propoli
E credo che andrò a fare qualcosa di più costruttivo.

Sì.

domenica 20 aprile 2008

preghiera al Dio Dei Polli

Qui mi rivolgo a te, Dio Dei Polli, con questa preghiera per invocare la tua misericordia.
Fa', oh onnipotente divinità dei pennuti, che domani all'esonero di embriologia non capiti lo sviluppo embrionale del Gallus Domesticus.
Te lo chiedo, oh Grandissimo, perchè è un argomento molto lungo e insidioso.. essendo, naturalmente, il pollo una creatura di divina complessità, che noi poveri mammiferi bipedi non possiamo mirare a comprendere.
Per questo ti supplico di ascoltare la mia preghiera, e di lasciare che lo sviluppo della tua perfetta creatura rimanga un mistero a noi stolti, e che domani ci vengano poste domande più terrene.
Prometto di farti voto, e nei prossimi giorni di impegnarmi a non umiliare le tue splendide pennute creature con le patate.
Userò solo il rosmarino.

giovedì 17 aprile 2008

pubblicità

c'è da dire che negli ultimi anni la qualità della televisione stia subendo una inesorabile e inarrestabile decrescita.
Specialmente per ciò che riguarda le pubblicità: ci sono quelle che ti invitano a fare l'amore con il sapore trasformandolo in piacere e pace dell'anima, enfatizzando uno stupido yogurt come se fosse una religione; c'è quella in cui tre idioti travestiti da condor pubblicizzano una compagnia telefonica ( e devo ancora capire il nesso fra un avvoltoio e la convenienza della promozione ) ; e ancora la pubblicità sugli assorbenti super iper alati dove gli autori dimostrano di credere che una donna in quei giorni lì non desideri altro che fare bungee jumping piuttosto che starsene rintanata in casa sul divano tutto il giorno a far finta di non esistere; o quella in cui uno scoiattolo masticando un chewing gum ( non c'è niente di più facile da trovare in natura ) crea e libera notevoli e gelidi ( ?? ) gas intestinali tanto da salvare la sua foresta dalle fiamme.
Quindi di idiozie ce ne ritroviamo propinate parecchie al giorno. Ma stavolta si è toccato il fondo.
Ce n'è una che mi fa uscire dai gangheri: mentre ceno ( e quindi mentre mi ricongiungo col senso della vita: il cibo ) e mi vedo tranquillamente il mio Gerry Scotti al Milionario ad un certo punto, sistematicamente ogni sera alla stessa ora, rischio che mi vada il pezzo di filetto di traverso. Perchè inizia la pubblicità per il Cambia Pelle. E' l'apoteosi della stupidità umana. Ma andiamo con ordine: come prima cosa si vede una ragazza ( con un fisico pressochè perfetto ) che si specchia e dice "aahh con queste cosce farò impazzire tutti stasera, la mia assenza di cellulite mi farà diventare la reginetta della festa! " ( grazie al cielo non posso descrivere il tono di voce con cui lo dice, perchè non esistono parole per esprimerlo tanto è da celebrolesa ) . Ora, inanzitutto, che senso ha mettere una modella a pubblicizzare un prodotto contro la cellulite? e poi, soprattutto, il messaggio che lei da è che il successo ad una festa ( tocca anche vedere che tipo di successo ) dipenda esclusivamente dalla cellulite ! come se in un locale la sera la gente prima di salutarti dia un occhiata alle tue cosce, il che per carità tante volte accade pure eh, che devono naturalmente essere completamente in vista, visto che non è che la cellulite colpisca le ginocchia.
Vogliamo anche parlare dell'espressione "reginetta della festa"? No, meglio sorvolare. Per continuare la carrellata sulle stupidaggini che vengono mostrate ecco che Gerry Scotti prende la parola: " eeh sì, il vero problema della bellezza è la cellulite" . COSA? secondo questo postulato, allora, una con una faccia dolce come un incidente stradale e di 190 kg ma con 10 cm quadrati di cosce sode si puo' ritenere una bella donna? oltretutto, me lo vieni a dire tu, caro Gerry, che sei completamente composto di lipidi?
( in tema di pubblicità, la mia vendetta: http://www.youtube.com/watch?v=AqSTCoFKXAI )

domenica 13 aprile 2008

la perla di saggezza di oggi

" Ma quali fasci di rose rosse, ma quali bouquet di mammole!?
Date retta a me: mazzi di scarpe.
Questo e’ il desiderio inconfessabile di ogni femmina! "

Luciana Littizzetto

per gustarne di più: http://it.wikiquote.org/wiki/Luciana_Littizzetto

martedì 8 aprile 2008

penso

penso che adesso la smetterò di cercare roba semi-utile su internet
penso che mi metterò a studiare biologia dello sviluppo
penso di essere costretta a farlo
penso che sennò mi boccia
penso che devo cambiare libro
penso che mi sta finendo la penna
penso che effettivamente oggi il tempo è orrendo
penso che dovrò copiarmi gli appunti di ieri e oggi
penso che mi concederò prima uno spuntino

ecco qual'è il problema: penso troppo.


[ e penso che non mi funzionano i commenti qui sul blog. penso di non sapere perchè. mmhh. ]

confusamente

"Mi sento come uno scalatore appeso alla parete rocciosa che vede solo ciò che ha davanti appiccicato al naso, e non riesce più a vedere la cima, la vetta, il motivo per cui sta scalando, e nemmeno cosa sta scalando. Forse ho bisogno di scendere un attimo e chiarirmi bene le idee."
Fabio Volo
confusamente, e in apnea, giulia.

giovedì 3 aprile 2008

Sposini

La sposina cerca il maritino per tutta la casa, quando si accorge che e' in bagno.
Allora lo chiama dalla porta: "Stai cagando amore?".
E lui, seccato: "No, sto cagando cacca".

mercoledì 26 marzo 2008

"vacanze"


ora, 4 giorni non sono definibili una ''vacanza di Pasqua'', quindi mi accingo a rappresentare come ho passato questo.. intervallo.

1) ho bevuto vino rosso

2) mangiato cioccolata

3) mangiato colazionepranzocena in maniera decisamente abbondante

4) sono andata a letto tardi per essere rimasta a chiacchierare e ad assorbire alcolici di vario genere

5) mi sono alzata presto per apparecchiare il tavolo per le 12 persone che eravamo

6) ho studiato chimica organica.


sono rilassatissssssssssima.

martedì 18 marzo 2008

una furtiva lacrima

Una furtiva lacrima
Scorre sul mio viso
Data da rimorso e stanchezza.
Ma è furtiva, perché è vinta
dalla voglia di ricominciare,
di rialzarsi in piedi,
di sorridere al sole, che con i suoi
caldi e rassicuranti raggi,
asciugando la mia lacrima
mi ricorda che la vita è fatta
anche di indelicati sgambetti,
dopo i quali si cammina con passo
più sicuro.

venerdì 14 marzo 2008

il senso della vita




Oggi a biochimica ci è stato spiegato il significato molecolare della messa in piega.


I capelli sono composti da una proteina fibrosa detta cheratina, che interagisce con le altre mediante interazioni deboli quali i legami a idrogeno, l'azione calda del phon e il passaggio con la spazzola rompe questi legami e ristabilisce la posizione dei singoli capelli, che poooooi si riassociano più o meno ordinatamente secondo i nostri desideri.

MA CHE FICO.

ora che so questo, la mia vita ha di nuovo un senso.



[ adoro la mia facoltà *__* ]






sabato 8 marzo 2008

donna: cosa dico-cosa penso

come tributo a noi donne per la nostra festa e come piccolo promemoria per i nostri ''esemplari maschi'' ho voluto pubblicare oggi una traduzione del linguaggio
"donna: cosa dico-cosa penso":

Si = No
No = Si
Forse = No
Mi dispiace = Ti dispiacerà
Abbiamo bisogno = Voglio
Decidi tu = La decisione giusta dovrebbe essere ovvia
Fai come ti pare = La pagherai in seguito
Dobbiamo parlare = Ho bisogno di lamentarmi di qualcosa
Certo, fallo pure se vuoi = Non voglio che tu lo faccia
Non sono arrabbiata = Certo che sono arrabbiata, idiota!
Sei così mascolino = Potevi anche fartela la barba!
Certo che stasera sei proprio carino con me = Possibile che pensi sempre al sesso?
Spegni la luce = Ho la cellulite
Questa cucina è così poco pratica = Voglio una casa nuova
Voglio delle nuove tendine = e tappeti, e mobili, e carta da parati
Ho sentito un rumore = Mi ero accorta che stavi per addormentarti
Mi ami? = Sto per chiederti qualcosa di costoso
Quanto mi ami? = Ho fatto qualcosa che non ti piacerà sentire
Ho il sedere grosso? = Dimmi che sono stupenda
Devi imparare a comunicare = Devi solo essere d’accordo con me
Niente, davvero = è solo che sei un tale stronzo

e adesso, per concludere, cito un brano scritto dalla mia cara Ludovica, proprio sulle donne:

Ecco quello che noi, si esatto comprendo anche me in un simile giudizio, giudicheremmo una squallida pagina sulle donne.

Eppure le donne, ed anche io sono una donna, sono strane. Io non le capisco, o almeno non ci capiamo fra noi. Tutte intente ad essere accattivanti attraenti interessanti eccitanti sensuali con l'altro sesso: ed è più forte di noi. Mentre siamo innamorate il mondo attorno lo guardiamo, ci piace essere guardate, ci da fiducia, ci tira su.

Ci piace essere dette belle. Non ci piace essere chiamate volgarmente. Ci piace che gli altri ci guardino, ma non ci piace che ci fissino. Amiamo forse le cose banali e sembriamo materialiste, tendiamo a mostrarci superficiali e fragili.

Ma una donna, una donna sa cos'è realmente.
Una donna è l'unica creatura che sa aspettare, guardando l'orizzonte, non abbassando mai il volto. Una donna sa portare amore e rispetto, e sa quasi sempre di non essere rispettata completamente. E sa di far capire a chi non la rispetta a pieno quello che le sta facendo.
Con uno sguardo.
Una donna non ama far star male gli altri. Ma sa di saperlo fare, forse nel modo più crudele.
Forse perchè siamo streghe.
Forse diaboliche.
Ne sappiamo sempre una in più.

Sbagliamo e quanto sbagliamo, ma per gli altri noi non possiamo sbagliare.
Dobbiamo essere eteree fate perfette, capaci di tutto pronte a tutto.

Le donne piangono, piangono e sanno come non farsi notare. Piangono nel letto di notte e smorzano i singhiozzi per non farli sentire. Perchè in fondo dobbiamo essere forti, dobbiamo essere il sostegno di chi lo chiede.
Per noi perdiamo forza, per gli altri la partoriamo.

Una donna si mostra altera anche se sta morendo dentro. Nessuno ha la dignità di una donna. E quando una donna si inginocchia ha perso parte di sè stessa e del suo mondo. Le donne perdono pezzi di loro stesse quando li donano alle persone, si trovano a volte a vivere di ricordi, sbiaditi, che come vedono loro non vede nessuno.

Le donne fanno le sceme e sanno di farlo. Non sono come gli uomini, non consapevoli. Tra donne c'è tanta rivalità e tanta complicità: strano vero? Contemporaneamente ci detestiamo e sappiamo quanto sopportiamo e patiamo,e di come sentiamo. Perchè bene o male, anche se ci si odia, siamo donne e conosciamo i nostri sensi, amplificati.

Abbiamo un sesto senso: e chi ancora lo ignorava prenda nota. Come una specie di radar percepiamo le cose. Sappiamo già prima che venga formulato il pensiero. Perchè non ascoltiamo solo parole, noi guardiamo i gesti, sentiamo sensazioni. Vediamo gli occhi.

Una donna si sente appagata se le si fa un sorriso. Il resto conta poco. Perchè se siamo stimate come superficiali donnette in cerca di roba, in realtà siamo come piccoli fanciulli che riescono a valorizzare cose più piccole, più fragili, un po' come noi.

E poi quante ne potrei dire sulle donne...per ora dedico questo a tutte quelle che ho anche semplicemente sfiorato, a quelle che sparlano di me, a quelle che invece mi vogliono bene. Perchè essendo io donna e loro anche, beh le amo tutte.

giovedì 6 marzo 2008

copisterie

Tappe obbligatorie nella già stressante vita di ogni studente universitario,
infestanti come le formiche durante un pic-nic,
piccole come un sottoscala o enormi come una sala conferenze,
ottusamente legali o irreversibilmente illegali,
espressioni palesi e luminose ( come le loro insegne ) della DEFICIENZA UMANA: sono loro!
Le migliaia di copisterie che si insinuano, come gli scarafaggi in cucina, in ogni angolo del territorio del raggio di 1km dall'università.
Ebbene, il motivo del mio poco schierato accanimento è riconducibile a quello che le mie orecchie hanno dovuto sopportare oggi ( per non parlare del cervello che ha dovuto elaborare, almeno in parte) .
Dunque, l'anno scorso ho dovuto comprare un libro per un esame da 3 crediti ( anzi, un pezzo di esame, ndr ) e l'ho pagato 48 euro.
Un libro inutile.
Quindi, un essere umano con connessione neuronale ancora attiva cosa fa?
Se lo rivende!
Ed è quello che avevo in mente di fare oggi. Purtroppo, ahimè, c'erano 7 ( e dico SETTE) pagine che mi sarebbero servite in futuro, su un totale di circa 300.
Allora, seguendo il mio ragionamento, cosa fare?
Ma certo! fotocopiarle e poi vendere il libro!
Purtroppo non avevo fatto i conti con la legge. Eh sì, con la LEGGE.
Perchè, una volta entrata nella prima copisteria che ho visto, mi sono imbattuta in un ragazzotto che dopo aver sentito la mia strana richiesta mi ha risposto, inorridito: ''non lo posso fare. E' contro la legge. '' al che io: ''O.o eh? come? questo libro è mio''. e il ragazzo, cocciuto: " non lo posso fare, è contro la legge. te ne posso fare al massimo due '' facendomi così venire il dubbio che non mi avesse ascoltata.
Così ho raccolto tutta la mia calma interiore e ho risposto: ''ok, fammene due'' .
Ho cercato di reprimere tutte le possibili risposte acide e polemiche, rimandando a fuori dalla copisteria tutti i pensieri che mi affollavano la mente. Un profondo respiro. 10 centesimi e via.
Ora, quanto sono OTTUSE le persone?
Possibile che non si siano neanche immaginati, i ministri nell'approvare questa stupida legge, che uno si fotocopia due pagine in una copisteria, poi passa in quella accanto e ne fa altre due, e poi ancora in quella dopo, finchè non ha quello che gli serve?
Ed è esattamente quello che ho fatto io, naturalmente.
Il fatto è che ognuno applica le regole come vuole, e soprattutto, le regole non sono chiare.
Io ho pagato 48 euro per un libro, che ne vale sì e no 10 ( perchè stampato a colori ) .
Ho quindi pagato, oltre il dovuto, sia la casa editrice che lo scrittore [perché fotocopiare a fini di lucro non lo accetto neanche io, per carità].
Potrò farci quello che voglio adesso?
Non capisco dov'è il problema. L'ho pagato, ho lo scontrino anche. Ora potrei spezzettarlo, colorarlo, bruciarlo, darlo in testa a mia sorella, usarlo come carta igienica, tingerlo di rosa, fotocopiarlo per me.
O dobbiamo aspettarci che venga Valentino a controllare come abbiniamo il rosso, perchè si sa, col rosa non ci sta, potremmo danneggiargli l'immagine.
Infine, visto che non appartengo ad una classe politica, posso non solo esprimere le mie idee ma ho persino l’inventiva di cercare una soluzione al problema e ho pensato che per contrastare il fenomeno del “te lo fotocopio a meta’ prezzo” basterebbe riconsiderare i costi dei libri, perché sono certa di non essere l’unica a pensare che un libro di biologia molecolare possa costare ( tanto per citarne uno ) 87 euro.
OTTANTASETTE EURO.

lunedì 3 marzo 2008

Johann Wolfgang Goethe

C'è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani:
nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove.
Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute...
Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala.
L'audacia ha in se' genio, potere, magia. Incomincia adesso.

sabato 1 marzo 2008

cefalizzazione

Julia scrive:
dio che mal di capoccia

Dalia...... scrive:
tutta colpa tua

Dalia...... scrive:
che hai voluto x forza avere una cefalizzazione con formazione di centro nervoso

Dalia...... scrive:
POTEVI FARE COME LE MEDUSE

Dalia...... scrive:
e invece no!

Dalia...... scrive:
E ALLORA TIENITI IL MAL DI TESTA!

giovedì 28 febbraio 2008

addio fisica

addio fisica,

mi congedo da te, sebbene sei stata mia fedele compagna negli ultimi mesi della mia vita. ( parecchi direi )

mi congedo da te non in silenzio, ma dopo una giornata di STRAZIO, ( " mo mi esplode una coronaria" ) , dopo un orale con un assistente che non doveva esserci che mi ha chiesto il perchè delle cose....

ma, oh fisica, mi congedo da te per tutto il resto della mia esistenza, e lo faccio con un 27 con tanto di ''complimenti, il miglior orale di questa giornata''.

















MUAHUAHUAHUAHUHAUHAUHAUAHUAHAUHAU

lunedì 25 febbraio 2008

problem solving


giovedì 21 febbraio 2008

perle di saggezza

non sono riuscita a trattenermi dallo scrivere queste considerazioni.
sono chiusa in casa da circa un mese per preparare gli esami, studiando su appunti delle lezioni, materiale didattico online, libri e dispense dei professori.
di sciocchezze ne ho lette tante finora, nei più svariati modi e argomenti.
ma poco fa ho toccato il fondo.
devo, DEVO, citarla qui.
stavo leggendo la dispensa scritta dalla mia prof di chimica analitica strumentale, con una sintassi generale da far invidia ad un macaco del bioparco. Descrivendo un grafico:
"La larghezza a metà altezza è uguale alla larghezza misurata a metà altezza" [e cosa sennò??]

dal libro di ecologia ho invece appreso che: "la civiltà non è altro che una rimarchevole proliferazione naturale dipendente dal continuo flusso in entrata di energia concentrata" [eh?]

per non parlare delle perle di saggezza dei professori stessi:

..di istologia: "l'epiglottide è un oggetto fatto di cartilagine" e "dovete sapere, che nel sangue avvengono delle cose." [ cosa??!! ]

..di chimica organica, che dopo averci spiegato [non so di preciso che] ha detto, tutta soddisfatta: ''diciamo che sarebbe una cosa di questo genere'' oppure "adesso cambiamo parrocchia e facciamo gli esercizi delle fotocopie" [ parrocchia? ]

prof di ecologia, con fare serio: "noi spontaneamente dovremmo morire. Lo faremo prima o poi, ma con calma. '' e riferendosi alle esercitazioni pratiche: " .. e se fate i bravi, papa' vi porta allo zoo''

.... questi sono solo alcuni esempi, quindi se la gente è PAZZA, non c'è da meravigliarsi.

martedì 19 febbraio 2008

coincidenze

Tempo fa mi sono trovata a riflettere sugli ultimi eventi fortunati della mia vita, e mi sono resa conto che sono tutte cose accadute per casualità.
Questo al primo impatto mi da un senso di "che culo!" ma poi infonde una sensazione di precarietà, mi immagino appesa ad un filo che è tenuto fra le dita di quella dea bendata che chiamano Fortuna [ ed il fatto che si dice sia bendata non è esattamente rassicurante ]..
Ma andiamo con ordine: le coincidenze sono state moltissime...
Già il semplice fatto che sono motivata ed interessata nelle materie che studio e che... non avevo intenzione di studiare. E' stato il non essere entrata a medicina ad aver sconvolto i miei piani e ad avermi portata qui a biologia dove io ora sono felice.
E' l'aver letto un annuncio, confuso tra mille altri per strada, che mi ha fatto conoscere persone gentilissime e fantastiche come Carmen e Sara.
E' stato il fatto che il mio ex mi abbia mollata in quel momento per la sua migliore amica ( -.-' ) che mi ha portata a conoscere meglio quello che ora è il mio ragazzo da 4 anni.
E' stata l'apertura dell'iceland vicino casa mia che mi ha fatto scoprire e innamorare di questo sport, che ora considero come passione principale da ore di non-studio.
E così anche con molti dei miei amici: Teresa che si è seduta vicino a me il primo giorno di corso, Marta che dopo 17 anni è rientrata nella mia vita perchè... abbiamo la stessa iniziale di cognome per cui ci troviamo nello stesso canale..
E questo solo per citare qualche esempio.
Non so bene come descriverla, ma è una sensazione stranissima.
Una consapevolezza tutt'altro che rassicurante, ma che fa capire che nella vita tante cose vanno così.
E come situazioni positive me ne sono successe sicuramente tante altre negative, sempre per questa particolare casualità.
C'è chi si salva la vita per una coincidenza, come gli impiegati delle twin towers che la mattina dell'11 settembre erano in ritardo al lavoro; o chi la perde per fatalità, quando si tratta di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Quello che viene da pensare ora è che la vita va presa così, come viene, senza rifletterci troppo su.

mercoledì 13 febbraio 2008

truzzi -.-'

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Truzzo

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Leggi_della_truzzodinamica

Il truzzo (pl. -i, Homo inutilis, subsp. tamarrensis) è una specie animale appartenente alla famiglia degli Homo quasi sapiens, di cui rappresenta un ramo filogenetico sviluppatosi per degenerazione spontanea. Esistono numerosissime varietà di truzzo che si distinguono in base all'area geografica in cui questi attecchiscono.
Il nome truzzo deriva dal latino truzzi, -orum. Il termine è un pluralia tantum: infatti, non esiste il truzzo singolo. Eminenti studiosi sostengono che l'appellativo venisse impiegato come pesante insulto rivolto ai liberti che cominciavano a vestirsi con toghe e tuniche da gran signori, sperperando tutti i propri sesterzi in capi d'abbigliamento.
In epoca moderna, per truzzo si intende genericamente la fauna che popola habitat quali discoteche, discopub e luoghi limitrofi. Sono caratterizzati da un aspetto simile e noiosamente ripetitivo, dalle stesse routine all'interno del branco, omologazione di pensiero a livello formicaio, da una serie di simboli tribali identici e ricorrenti.

martedì 12 febbraio 2008

de rerum big babol

serata prima dell'esame di fisica, che liberazione, domani sarà tutto finito. ( quasi ).

mi ritrovo masticando una mega big babol, che per puro capriccio mi sono comprata in celebrazione dei tempi delle elementari... quando si faceva a gara di bolle: la cosa più bella non era vincere ma ammirare la faccia impiastricciata di gomma degli altri.
[ come anche tante cose nella vita n.d.r. ]
ecco, la big babol è un po' come la mia situazione attuale:
uno mastica e mastica.. lottando tutti i giorni e impegnandosi, poi si prepara e inizia a soffiare le bolla.. cresce cresce e diventa grandissima, copre quasi tutto il viso e così il tuo orgoglio di quello che stai facendo! ma poi ... SSSSSPLAT!! si rompe! forse perchè era il momento giusto, o era troppo sottile, magari qualcuno c'ha messo il dito...
fatto sta che oltre ad avere il viso completamente FUCSIA devi anche ricominciare daccapo -.-'
ma... sfido qualcuno a dimostrarmi il contrario : le nuove bolle sono sempre più grandi!

bene, fiera di aver creato una perla di saggezza persino su una cosa inutile come le gomme da masticare posso ritenermi soddisfatta per stasera del mio operato, augurandomi che questa notte Einstein appaia in sogno al mio prof. di fisica ricordandogli che egli stesso fu bocciato prima di diventare genio .. E CHE QUINDI CI ASSEGNINO ESERCIZI SENSATI.


sssssssssssplat.

la Legge Dell'Universo

Noi siamo l’universo e l’universo è dentro di noi.
Inafferrabile.
Difficile capirlo con la mente razionale. Impossibile percepirlo con gli occhi.
In effetti vediamo, o meglio, percepiamo solo una minima parte della realtà in cui siamo immersi. Per usare le parole dell’astrofisico Carl Sagan, uno dei più grandi divulgatori scientifici dei nostri tempi : "Noi viviamo la nostra vita quotidiana senza comprendere quasi nulla del mondo".
Prima di tutto siamo immersi nell’universo. I telescopi più avanzati hanno scoperto finora 100 miliardi di galassie. La nostra – la Via Lattea – è una di queste, e la luce impiega 100 mila anni per andare da un capo all’altro, percorrendo ogni anno l’inconcepibile distanza di 9.500 miliardi di chilometri. La Via Lattea è composta a sua volta da centinaia di miliardi di stelle, fra cui il Sole, che impiega 225 milioni di anni per compiere un’orbita completa attorno al centro della Galassia. La Terra su cui viviamo è un puntino che ruota su se stesso a migliaia di chilometri orari, sfrecciando fulminea nello spazio.
Dopo il Sole, la stella a noi più vicina è l’Alfa Centauri, che è a 40.850 miliardi di chilometri di distanza.
Ed eccoci coi piedi per terra – è il caso di dirlo – perché una forza invisibile, la gravità, ci impedisce di volare via.
Le insondabili profondità dell’inconscio ci sfuggono; l’infinita vastità dello spazio ci sfugge. Milioni di pensieri sfrecciano come meteore dentro di noi: luminosi, limpidi leggeri; e poi fastidiosi come tempeste di sabbia, cupi e dannosi come nubi di smog. I ricordi si depositano, sedimentano, si stratificano, tornano a galla. Miliardi di cellule lavorano incessantemente in un’armonia di inimmaginabile complessità. Solo per far funzionare i polmoni ne servono 300 milioni. Se si potessero mettere in fila tutti i vasi sanguigni di un corpo umano, questi si estenderebbero per 96mila chilometri, coprendo due volte la circonferenza della Terra.
Nella regione dell’invisibile le emozioni creano tempeste, terremoti, inondazioni, albe radiose. A volte siamo un tramonto languido, un cielo terso e maestoso, una nebbia malinconica. Ci sentiamo vasti come un panorama montano o angusti come un cunicolo cieco. Leggeri come una brezza o pesanti come una stella di neutroni, con i suoi 10 milioni di tonnellate per centimetro cubo.
Un’ora può essere eterna; un anno può andarsene in un lampo. L’angoscia dilata il presente, la speranza ci proietta nel futuro. I nostri occhi possono vedere il passato: il Sole è già tramontato da qualche minuto quando lo vediamo scomparire all’orizzonte.
E il tempo è relativo: può essere percepito in modo diverso ma può anche scorrere in modi differenti a seconda delle situazioni, come ha spiegato Einstein.
Miliardi di vite si intrecciano dentro e fuori di noi, attraversate da energie invisibili. Una pietra è fatta di atomi. La composizione chimica di base è la stessa: siamo fatti di carbonio, idrogeno, ossigeno.. come un fiore, un granello di polvere, un pianeta.
Siamo pezzi di stelle che contemplano le stelle.

Scriveva il poeta inglese William Blake, in Songs Of Innocence:

Vedere il mondo in un granello di sabbia
E il cielo in un fiore di campo,
Tenere l’infinito nel palmo della tua mano,
E l’eternità in un’ora.

lunedì 11 febbraio 2008

destra sinistra?

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

L'ideologia, l'ideologia

malgrado tutto credo ancora che ci sia
è il continuare ad affermare
un pensiero e il suo perché
con la scusa di un contrasto che non c’è
se c'è chissà dov'è, se c'é chissà dov'é.

( Giorgio Gaber )
l'inizio di ogni cambiamento è sempre con un dissenso. Ecco il mio!

"Sono nata così. Con questa genetica predisposizione al No. Non so perché ma al consenso preferisco il dissenso. Il no mi piace. Anche il gesto che lo accompagna. Scuotere la testa di qua e di là, soprattutto quando mi sono appena lavata i capelli, mi dà tanta sodisfazione. E poi mi piace pronunciarlo, il no. Perchè lì in mezzo, tra le pieghe di quella sillaba nasale, ci sta dentro un sacco di roba. Il rifiuto, per esempio. Il nossignore. Il levatelo dalla testa. Che non è mica roba da buttar via. Perché il rifiuto è sempre differenziato. C'è no e no, insomma. E la maggior parte dei no è riciclabile. Da una raccolta paziente di rifiuti possono nascere nuove cose. Insoliti modi di pensare, per esempio. Strade diverse da percorrere. Persone nuove da amare. il NO è anche dissenso. Pensiero difforme. Che spesso si fa conflitto. Ma anche dibattito costruttivo. Mi fanno paura le coppie che non litigano mai. Bisticciare, credetemi, è sano. Sono convinta che alzando la voce e caricando i toni si crei dell'energia propulsiva che fa andare avanti la coppia. E poi vuoi mettere il piacere di fare la pace? Chi non litiga non sa cosa si perde. C'è anche il NO purissimo della disobbedienza. Quello bello dei bambini. Che dicono no per puro spirito di contraddizione. E magari ci aggiungono pure un "merda" proprio quando i genitori vogliono fare bella figura con gli amici. Poi ci sono i NO che ti vengono fuori perché c'hai i nervi. "Guarda, oggi ti dico di no perché c'è vento e sono isterica. Ma se me lo chiedi domani può essere che ti dica di sì. Soprattutto se c'è il sole." E anche i NO della sincerità. Quelli che si usano per dire le cose come stanno. "Vengo anch'io?" No tu no. "Vengo anch'io?" No tu no. "E perché?" Perché NO. Perché mi stai sul culo, guarda. Non ti reggo. Preferisco dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza. Vacci con qualcun altro a vedere le bestie feroci. Non con me. E il NO che dà libertà. Non si può morire dentro, aspettare di diventare verdi come Hulk fino a farsi scoppiare i bottoni della camicetta. Con il NO, poi, iniziano tante parole importanti. Il nonostante, per esempio. Che ti fa tirare avanti e chiudere un occhio. Il noumeno, che è l'essenza delle cose. Il nocciolato che leva le malinconie, la novità che dà il gusto alla vita, il no profit che dà senza pretendere, il non ti scordar di me della nostalgia e il non essere dell'essere. Sul muro della mia camera da letto sta scritta una frase di Pessoa che dice: NON SONO NIENTE. NON SARO' MAI NIENTE. NON POSSO VOLERE ESSER NIENTE. PERO' HO IN ME TUTTI I SOGNI DEL MONDO. Ecco. E' proprio così che la penso. "

Luciana Littizzetto, dal libro " Col Cavolo"

domenica 10 febbraio 2008

the beginning of a new Era

sono cambiate tante cose nella mia vita ultimamente, così mi adeguo.

incomincio da qui!