giovedì 28 febbraio 2008

addio fisica

addio fisica,

mi congedo da te, sebbene sei stata mia fedele compagna negli ultimi mesi della mia vita. ( parecchi direi )

mi congedo da te non in silenzio, ma dopo una giornata di STRAZIO, ( " mo mi esplode una coronaria" ) , dopo un orale con un assistente che non doveva esserci che mi ha chiesto il perchè delle cose....

ma, oh fisica, mi congedo da te per tutto il resto della mia esistenza, e lo faccio con un 27 con tanto di ''complimenti, il miglior orale di questa giornata''.

















MUAHUAHUAHUAHUHAUHAUHAUAHUAHAUHAU

lunedì 25 febbraio 2008

problem solving


giovedì 21 febbraio 2008

perle di saggezza

non sono riuscita a trattenermi dallo scrivere queste considerazioni.
sono chiusa in casa da circa un mese per preparare gli esami, studiando su appunti delle lezioni, materiale didattico online, libri e dispense dei professori.
di sciocchezze ne ho lette tante finora, nei più svariati modi e argomenti.
ma poco fa ho toccato il fondo.
devo, DEVO, citarla qui.
stavo leggendo la dispensa scritta dalla mia prof di chimica analitica strumentale, con una sintassi generale da far invidia ad un macaco del bioparco. Descrivendo un grafico:
"La larghezza a metà altezza è uguale alla larghezza misurata a metà altezza" [e cosa sennò??]

dal libro di ecologia ho invece appreso che: "la civiltà non è altro che una rimarchevole proliferazione naturale dipendente dal continuo flusso in entrata di energia concentrata" [eh?]

per non parlare delle perle di saggezza dei professori stessi:

..di istologia: "l'epiglottide è un oggetto fatto di cartilagine" e "dovete sapere, che nel sangue avvengono delle cose." [ cosa??!! ]

..di chimica organica, che dopo averci spiegato [non so di preciso che] ha detto, tutta soddisfatta: ''diciamo che sarebbe una cosa di questo genere'' oppure "adesso cambiamo parrocchia e facciamo gli esercizi delle fotocopie" [ parrocchia? ]

prof di ecologia, con fare serio: "noi spontaneamente dovremmo morire. Lo faremo prima o poi, ma con calma. '' e riferendosi alle esercitazioni pratiche: " .. e se fate i bravi, papa' vi porta allo zoo''

.... questi sono solo alcuni esempi, quindi se la gente è PAZZA, non c'è da meravigliarsi.

martedì 19 febbraio 2008

coincidenze

Tempo fa mi sono trovata a riflettere sugli ultimi eventi fortunati della mia vita, e mi sono resa conto che sono tutte cose accadute per casualità.
Questo al primo impatto mi da un senso di "che culo!" ma poi infonde una sensazione di precarietà, mi immagino appesa ad un filo che è tenuto fra le dita di quella dea bendata che chiamano Fortuna [ ed il fatto che si dice sia bendata non è esattamente rassicurante ]..
Ma andiamo con ordine: le coincidenze sono state moltissime...
Già il semplice fatto che sono motivata ed interessata nelle materie che studio e che... non avevo intenzione di studiare. E' stato il non essere entrata a medicina ad aver sconvolto i miei piani e ad avermi portata qui a biologia dove io ora sono felice.
E' l'aver letto un annuncio, confuso tra mille altri per strada, che mi ha fatto conoscere persone gentilissime e fantastiche come Carmen e Sara.
E' stato il fatto che il mio ex mi abbia mollata in quel momento per la sua migliore amica ( -.-' ) che mi ha portata a conoscere meglio quello che ora è il mio ragazzo da 4 anni.
E' stata l'apertura dell'iceland vicino casa mia che mi ha fatto scoprire e innamorare di questo sport, che ora considero come passione principale da ore di non-studio.
E così anche con molti dei miei amici: Teresa che si è seduta vicino a me il primo giorno di corso, Marta che dopo 17 anni è rientrata nella mia vita perchè... abbiamo la stessa iniziale di cognome per cui ci troviamo nello stesso canale..
E questo solo per citare qualche esempio.
Non so bene come descriverla, ma è una sensazione stranissima.
Una consapevolezza tutt'altro che rassicurante, ma che fa capire che nella vita tante cose vanno così.
E come situazioni positive me ne sono successe sicuramente tante altre negative, sempre per questa particolare casualità.
C'è chi si salva la vita per una coincidenza, come gli impiegati delle twin towers che la mattina dell'11 settembre erano in ritardo al lavoro; o chi la perde per fatalità, quando si tratta di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Quello che viene da pensare ora è che la vita va presa così, come viene, senza rifletterci troppo su.

mercoledì 13 febbraio 2008

truzzi -.-'

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Truzzo

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Leggi_della_truzzodinamica

Il truzzo (pl. -i, Homo inutilis, subsp. tamarrensis) è una specie animale appartenente alla famiglia degli Homo quasi sapiens, di cui rappresenta un ramo filogenetico sviluppatosi per degenerazione spontanea. Esistono numerosissime varietà di truzzo che si distinguono in base all'area geografica in cui questi attecchiscono.
Il nome truzzo deriva dal latino truzzi, -orum. Il termine è un pluralia tantum: infatti, non esiste il truzzo singolo. Eminenti studiosi sostengono che l'appellativo venisse impiegato come pesante insulto rivolto ai liberti che cominciavano a vestirsi con toghe e tuniche da gran signori, sperperando tutti i propri sesterzi in capi d'abbigliamento.
In epoca moderna, per truzzo si intende genericamente la fauna che popola habitat quali discoteche, discopub e luoghi limitrofi. Sono caratterizzati da un aspetto simile e noiosamente ripetitivo, dalle stesse routine all'interno del branco, omologazione di pensiero a livello formicaio, da una serie di simboli tribali identici e ricorrenti.

martedì 12 febbraio 2008

de rerum big babol

serata prima dell'esame di fisica, che liberazione, domani sarà tutto finito. ( quasi ).

mi ritrovo masticando una mega big babol, che per puro capriccio mi sono comprata in celebrazione dei tempi delle elementari... quando si faceva a gara di bolle: la cosa più bella non era vincere ma ammirare la faccia impiastricciata di gomma degli altri.
[ come anche tante cose nella vita n.d.r. ]
ecco, la big babol è un po' come la mia situazione attuale:
uno mastica e mastica.. lottando tutti i giorni e impegnandosi, poi si prepara e inizia a soffiare le bolla.. cresce cresce e diventa grandissima, copre quasi tutto il viso e così il tuo orgoglio di quello che stai facendo! ma poi ... SSSSSPLAT!! si rompe! forse perchè era il momento giusto, o era troppo sottile, magari qualcuno c'ha messo il dito...
fatto sta che oltre ad avere il viso completamente FUCSIA devi anche ricominciare daccapo -.-'
ma... sfido qualcuno a dimostrarmi il contrario : le nuove bolle sono sempre più grandi!

bene, fiera di aver creato una perla di saggezza persino su una cosa inutile come le gomme da masticare posso ritenermi soddisfatta per stasera del mio operato, augurandomi che questa notte Einstein appaia in sogno al mio prof. di fisica ricordandogli che egli stesso fu bocciato prima di diventare genio .. E CHE QUINDI CI ASSEGNINO ESERCIZI SENSATI.


sssssssssssplat.

la Legge Dell'Universo

Noi siamo l’universo e l’universo è dentro di noi.
Inafferrabile.
Difficile capirlo con la mente razionale. Impossibile percepirlo con gli occhi.
In effetti vediamo, o meglio, percepiamo solo una minima parte della realtà in cui siamo immersi. Per usare le parole dell’astrofisico Carl Sagan, uno dei più grandi divulgatori scientifici dei nostri tempi : "Noi viviamo la nostra vita quotidiana senza comprendere quasi nulla del mondo".
Prima di tutto siamo immersi nell’universo. I telescopi più avanzati hanno scoperto finora 100 miliardi di galassie. La nostra – la Via Lattea – è una di queste, e la luce impiega 100 mila anni per andare da un capo all’altro, percorrendo ogni anno l’inconcepibile distanza di 9.500 miliardi di chilometri. La Via Lattea è composta a sua volta da centinaia di miliardi di stelle, fra cui il Sole, che impiega 225 milioni di anni per compiere un’orbita completa attorno al centro della Galassia. La Terra su cui viviamo è un puntino che ruota su se stesso a migliaia di chilometri orari, sfrecciando fulminea nello spazio.
Dopo il Sole, la stella a noi più vicina è l’Alfa Centauri, che è a 40.850 miliardi di chilometri di distanza.
Ed eccoci coi piedi per terra – è il caso di dirlo – perché una forza invisibile, la gravità, ci impedisce di volare via.
Le insondabili profondità dell’inconscio ci sfuggono; l’infinita vastità dello spazio ci sfugge. Milioni di pensieri sfrecciano come meteore dentro di noi: luminosi, limpidi leggeri; e poi fastidiosi come tempeste di sabbia, cupi e dannosi come nubi di smog. I ricordi si depositano, sedimentano, si stratificano, tornano a galla. Miliardi di cellule lavorano incessantemente in un’armonia di inimmaginabile complessità. Solo per far funzionare i polmoni ne servono 300 milioni. Se si potessero mettere in fila tutti i vasi sanguigni di un corpo umano, questi si estenderebbero per 96mila chilometri, coprendo due volte la circonferenza della Terra.
Nella regione dell’invisibile le emozioni creano tempeste, terremoti, inondazioni, albe radiose. A volte siamo un tramonto languido, un cielo terso e maestoso, una nebbia malinconica. Ci sentiamo vasti come un panorama montano o angusti come un cunicolo cieco. Leggeri come una brezza o pesanti come una stella di neutroni, con i suoi 10 milioni di tonnellate per centimetro cubo.
Un’ora può essere eterna; un anno può andarsene in un lampo. L’angoscia dilata il presente, la speranza ci proietta nel futuro. I nostri occhi possono vedere il passato: il Sole è già tramontato da qualche minuto quando lo vediamo scomparire all’orizzonte.
E il tempo è relativo: può essere percepito in modo diverso ma può anche scorrere in modi differenti a seconda delle situazioni, come ha spiegato Einstein.
Miliardi di vite si intrecciano dentro e fuori di noi, attraversate da energie invisibili. Una pietra è fatta di atomi. La composizione chimica di base è la stessa: siamo fatti di carbonio, idrogeno, ossigeno.. come un fiore, un granello di polvere, un pianeta.
Siamo pezzi di stelle che contemplano le stelle.

Scriveva il poeta inglese William Blake, in Songs Of Innocence:

Vedere il mondo in un granello di sabbia
E il cielo in un fiore di campo,
Tenere l’infinito nel palmo della tua mano,
E l’eternità in un’ora.

lunedì 11 febbraio 2008

destra sinistra?

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

L'ideologia, l'ideologia

malgrado tutto credo ancora che ci sia
è il continuare ad affermare
un pensiero e il suo perché
con la scusa di un contrasto che non c’è
se c'è chissà dov'è, se c'é chissà dov'é.

( Giorgio Gaber )
l'inizio di ogni cambiamento è sempre con un dissenso. Ecco il mio!

"Sono nata così. Con questa genetica predisposizione al No. Non so perché ma al consenso preferisco il dissenso. Il no mi piace. Anche il gesto che lo accompagna. Scuotere la testa di qua e di là, soprattutto quando mi sono appena lavata i capelli, mi dà tanta sodisfazione. E poi mi piace pronunciarlo, il no. Perchè lì in mezzo, tra le pieghe di quella sillaba nasale, ci sta dentro un sacco di roba. Il rifiuto, per esempio. Il nossignore. Il levatelo dalla testa. Che non è mica roba da buttar via. Perché il rifiuto è sempre differenziato. C'è no e no, insomma. E la maggior parte dei no è riciclabile. Da una raccolta paziente di rifiuti possono nascere nuove cose. Insoliti modi di pensare, per esempio. Strade diverse da percorrere. Persone nuove da amare. il NO è anche dissenso. Pensiero difforme. Che spesso si fa conflitto. Ma anche dibattito costruttivo. Mi fanno paura le coppie che non litigano mai. Bisticciare, credetemi, è sano. Sono convinta che alzando la voce e caricando i toni si crei dell'energia propulsiva che fa andare avanti la coppia. E poi vuoi mettere il piacere di fare la pace? Chi non litiga non sa cosa si perde. C'è anche il NO purissimo della disobbedienza. Quello bello dei bambini. Che dicono no per puro spirito di contraddizione. E magari ci aggiungono pure un "merda" proprio quando i genitori vogliono fare bella figura con gli amici. Poi ci sono i NO che ti vengono fuori perché c'hai i nervi. "Guarda, oggi ti dico di no perché c'è vento e sono isterica. Ma se me lo chiedi domani può essere che ti dica di sì. Soprattutto se c'è il sole." E anche i NO della sincerità. Quelli che si usano per dire le cose come stanno. "Vengo anch'io?" No tu no. "Vengo anch'io?" No tu no. "E perché?" Perché NO. Perché mi stai sul culo, guarda. Non ti reggo. Preferisco dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza. Vacci con qualcun altro a vedere le bestie feroci. Non con me. E il NO che dà libertà. Non si può morire dentro, aspettare di diventare verdi come Hulk fino a farsi scoppiare i bottoni della camicetta. Con il NO, poi, iniziano tante parole importanti. Il nonostante, per esempio. Che ti fa tirare avanti e chiudere un occhio. Il noumeno, che è l'essenza delle cose. Il nocciolato che leva le malinconie, la novità che dà il gusto alla vita, il no profit che dà senza pretendere, il non ti scordar di me della nostalgia e il non essere dell'essere. Sul muro della mia camera da letto sta scritta una frase di Pessoa che dice: NON SONO NIENTE. NON SARO' MAI NIENTE. NON POSSO VOLERE ESSER NIENTE. PERO' HO IN ME TUTTI I SOGNI DEL MONDO. Ecco. E' proprio così che la penso. "

Luciana Littizzetto, dal libro " Col Cavolo"

domenica 10 febbraio 2008

the beginning of a new Era

sono cambiate tante cose nella mia vita ultimamente, così mi adeguo.

incomincio da qui!