venerdì 21 novembre 2008

pubblicità 2 la vendetta

Mi ritrovo di nuovo qui sulle mie pagine a riflettere sul quoziente intellettivo che le odierne pubblicità attribuiscono a noi spettatori.
Ed è sempre il buon Gerry Scotti a darmi l'ispirazione: pausa di Chi Vuol Essere Milionario, stavo ingenuamente piantando la forchetta nell'insalata quando, sgranando gli occhi e smettendo di masticare, mi sono resa conto che stava iniziando la fantastica pubblicità Cadey. E lì ho posato la forchetta, devo sempre concentrarmi quando la fanno.
Si ritrovano Gerry ed una signora (di età avanzata) in uno studio.
Le prime parole sono: " Gerry, lo sai qual'è la prima cosa che gli uomini notano in una donna? ''
e lui, sorridendo come se fosse la cosa più delicata e romantica da dire ad un pubblico di oltre il 50% femminile: "eeeeh mia cara, lo so perchè lo faccio sempre anche io, è ovviamente il lato B''.
Allora, innanzitutto GRAZIE EH.
Poi vorrei soffermarmi un attimo sull'espressione lato B: ora, questo fantastico eufemismo è stato sapientemente scelto per non nominare le parole sedere, chiappe, fondoschiena (tralascio gli altri sinonimi meno eruditi) : tutte espressioni naturalmente gergali, brutte e poco televisionamente fini. MA "LATO B" E' PER CASO MEGLIO? mica siamo delle cassette! Per quanto polimorfiche riusciamo ad essere noi femmine non credo ci si possa raggruppare tutte come basse larghe e piatte da entrambi i lati. Sarebbe tragico. Ma passiamo oltre.
(riflettendo, mi viene in mente che non abbiamo neanche la funzionalità ''stop'', per cui è proprio impossibile essere paragonate ad una cosa che si può far tacere con un pulsante, ndr. )
Il vero clou (se si scrive così) della pubblicità è proprio il prodotto che vuole farci comprare: "La Linea Rialza-Glutei". Sì sì, avete letto bene, un RIALZA-GLUTEI. Praticamente un reggiseno, ma per le chiappe. Citando: "l’applicazione costante del Siero (una pozione magica) ha un’azione rimpolpante e volumizzante che restituisce tono, volume e un aspetto “brasiliano”al “lato B” ". Io già non provavo simpatia per le brasiliane, ora che devo plasmare le mie chiappe in base alle loro sinceramente non le posso vedere proprio. E poi l'espressione rimpolpante mi fa senso.
Quindi, riassumendo, noi femmine dobbiamo già passare ore a ristrutturarci la faccia con lo stucco, ciecarci gli occhi col mascara, scottarci le orecchie con la piastra, [sorvolo il problema depilazione], avvelenarci di ammoniaca per non mostrare i capelli bianchi, distruggerci i piedi nelle scarpe col tacco, costringerci le tette in degli arnesi diabolici col ferretto e adesso tocca pure rialzarci meccanicamente le chiappe?!
Oltretutto la pubblicità dice che ''glutei sodi alti e belli sono il sogno delle donne di tutte le età'' ... sinceramente io arrivata a 70-80 anni mi preoccuperei di più di avere ancora tutti i denti.

martedì 4 novembre 2008

le ragioni per cui si evidenzia il sesso femminile del computer:

- una volta acquistato ci spendi milioni sopra in ''accessori''
- incominci a passarci le serate, tralasciando i divertimenti e gli amici
- pur sforzandoti, a volte esegue delle ''procedure'' che proprio non riesci a comprendere
- sei tu che ti devi adattare al suo funzionamento, non il contrario
- si dice che non può sbagliare...
- toccando i tasti giusti funziona a meraviglia, ma sbagliandoli va in palla e può farti passare la voglia di vivere
- ha una notevole memoria interna per gli errori che vengono commessi, rinfacciabilissimi

ma dato che io sono una persona aaaaassolutamente corretta in queste cose, evidenzio anche le motivazioni per cui un computer può non essere femmina:

- ha il pulsante ''spegni''

sabato 1 novembre 2008

le mie amiche

stavo riflettendo quanto sia per noi donne di importanza fondamentale avere delle amiche, ma non come per gli uomini, ovvero possedere dei compagni con cui giocare una partita o strafogarsi di patatine davanti alla tv commentando il latoB delle modelle, no... per un essere umano femminile il possedere delle amicizie (naturalmente ed esclusivamente del gentil sesso) ha una valenza più sopraffina e profonda. Avere delle amiche vuol dire :

- compatirsi a vicenda nel momento in cui si realizza la triste realtà di dover fare un parcheggio, e alla fine delle ventiquattro manovre non fare commenti ma anzi, complimentarsi
- inventarsi i più fantasiosi modi per tenere a bada i capelli e realizzare che comunque, SEMPRE, le altre ce li hanno più ordinati di te
- studiare e commentare insieme libri su come sopravviere con un uomo
- notare come prima cosa le scarpe appena ci si vede
- fare finta di essere a dieta e di fare una sofferta eccezione quando si tratta di prendersi qualcosa di deliziosamente fritto o cioccolatoso ma solo e rigorosamente "per farti compagnia"
- avere sempre un numero da chiamare quando ci si sente sole
- fare innumerevoli complimenti per la nuova borsa
- conoscere già in anticipo la risposta alla retorica domanda ''mi trovi grassa? '' - '' ma nooo che dici tesoro! sei impazzita, io sono grassa invece! '' - ''ma dai che scherzi? avessi io il fisico tuo! '' [ e così via ]
- poter dare libero sfogo al proprio acidume represso commentando con estrema cattiveria i vestiti delle passanti
- prima di uscire telefonarsi e chiedere ''che ti metti?''
- lasciare che l'altra si compri lo stesso paio di stivali ma fare attenzione a non metterli lo stesso giorno
- uscire la sera per prendere qualcosa da bere e chiacchierare finchè tutte le preoccupazioni sono dimenticate
- comprendere il panico dallo sguardo quando si presenta uno scontrino da dividere per tre a mente

.... e tornare a casa con quel sorriso e pensare "meno male che ci siete voi! "