martedì 31 agosto 2010

Manuale di Sopravvivenza per Uomini

… alle prese con Donne Mestruate.

Miei cari amici uomini (uso un tono colloquiale facendo finta di non odiarvi) mi trovo qui, con le mie smaltate ditine, a scrivervi un concentrato di saggezza preziosissimo che vi permetterà di uscire più o meno illesi da un contatto con una donna col mestruo.

Eh perchè si sa: ci vogliono destrezza, tatto, astuzia e intelligenza per interagire con un esemplare di sesso femminile in quei giorni lì.

…e per quanto ho visto, non ne siete certo campioni olimpionici.

Dunque come prima cosa vi consiglio caldamente di abbandonare ogni tipo di pregiudizio (di cui siete fornitissimi, non mentitemi: io so tutto) e di affidarvi a me.

Ora: dalle storie di guerra del passato e dalle situazioni di pericolo di vita (perchè è di questo che si tratta) sappiamo che è importante conoscere il nemico, prima di affrontarlo. Una donna col mestruo SEMBRA un essere umano normale, che continua a respirare ossigeno, a nutrirsi col vostro stesso cibo, a lavorare e a dormire. Sappiate che non è vero. Una donna col mestruo si trasforma: solo la carrozzeria rimane all’incirca la stessa (salvo per la taglia in più di tette, che per quanto fittizia a voi comunque non dispiace) ma è dentro, nell’insondabile inconscio, che avviene l’incontrollabile mutazione. Lei vi può sorridere amabilmente e nel frattempo immaginare di fare a pezzi il vostro cadavere. Può avere una crisi isterica da ricovero se dovesse caderle la penna per terra. Può saltarvi addosso come una ninfomane e un attimo dopo essere disgustata da voi come se foste composti di muco verde. E poi, vi siete mai chiesti come ci si possa fidare di una creatura che sanguina copiosamente una volta al mese ma non muore mai?

Sappiatelo, miei ignari amici uomini: una donna col mestruo è pericolosa. E’ mortale. E’ in grado di farvi passare la voglia di vivere come una zanzara che vi ronza nell’orecchio di notte. Può benissimo distruggervi la PlayStation senza nessun senso di colpa, se questa si trovasse per caso ad intralciare il suo cammino per casa.

Ora che vi ho spaventati abbastanza, come se fosse stato necessario, passiamo alla pratica. Ecco una lista delle cose che NON dovete assolutamente neanche pensare di fare:

1. ignorare il problema: tanto non serve. Se voi ignorate lui, lui di certo non ignorerà voi.

2. rispondere dicendo cose del tipo “ahò, ma che c’hai le tue cose?!’’ che per quanto possa essere vero, dovete fare finta che non lo sia. Fidatevi. E’ come accendere la miccia ad una carica di tritolo da 500 Kg.

3. dire/fare/lasciare intendere qualsiasi cosa che possa significare che la vostra donna si discosti dalla perfezione per anche solo 1mm. Equivale a pagare un biglietto di sola andata per l’Altro Mondo.

4. commentare il suo abbigliamento con affermazioni diverse da “ommioddio ma sei stupenda” - “ti sta benisssssssssssimo” ..eccetera. E dico anche nel caso in cui la vostra femmina sembri una tenda da circo o la brutta copia di Gina Lollobrigida o Moira Orfei (o Platinette).

5. ridicolizzare le mutande da nonna in cui la gentil donzella è costretta suo malgrado ad infilarsi. Non fa ridere.

Non vi do altri esempi, eh sennò che divertimento c’è se vi svelo tutto? *

*in realtà non me ne vengono altri in mente e sono troppo pigra per rifletterci ancora, cavatevela da soli: siete grandi grossi e vaccinati.

Ecco qui invece (per assicurarmi un posto in Paradiso) un breve elenco delle cose che possono favorire la vostra sopravvivenza in senso positivo, e che di conseguenza sono ben accette:

1. complimenti. I complimenti funzionano sempre. E se proprio non avete fantasia ve ne dico un paio io:

  1.1 per come fantasticamente stanno i suoi capelli (anche se sembrano un mocio fuori uso),

  1.2 per il geniale abbinamento delle scarpe con la borsa (anche se si tratta di marrone/nero, rosso/rosa.. NON FA NIENTE)

  1.3 per l’essere dimagrita! (anche se pesa 80kg, si nota quando viene perso qualche etto no?!)

  1.4 per la deliziosa cena che vi ha preparato (a base di tonno in scatola e pan carrè)

  1.5 per la simpatia di sua madre

2. fate finta che il calcio non esista. Guardate con lei la sua soap opera preferita. (eh lo so, ma se soffre lei, dovete soffrire anche voi. Parcondicio.)

3. offritevi di aiutarla in casa. Fate la spesa. Lavate. Stirate. E non lamentatevi. I dolori che prova per voi sono a dir poco incomprensibili, voi baldi giovani che avete la lacrimuccia e vi comportate da malato terminale per un po’ di aria nell’intestino.

4. usate un po’ di fantasia, intelligenza, pazienza, tatto, dolcezza e tanto buon senso. Insomma, cercate di essere per quei giorni un po’ meno “uomini” del solito e siate più “donne”.

Bene, detto ciò, conoscete il mio indirizzo qualora mi vogliate mandare dei fiori o dei diamanti per ringraziarmi di aver cambiato la qualità della vostra vita con la mia saggezza.

Grazie e a presto.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

come dice south park, mai fidarsi di noi quando ci dissanguiamo e non moriamo xD
ludo