lunedì 30 giugno 2008

donne!

Riflettevo.
Noi donne siamo delle personcine del tutto particolari.
Troppe se ne sentono dire su di noi, perciò voglio fare un po' di chiarezza: ci dicono che siamo rompiballe, che siamo palesemente incapaci di fare un parcheggio in meno di 15 manovre, siamo superficiali, fissate, piagnone, acide, spendaccione, chiacchierone, perdiamo la cognizione del tempo quando entriamo nei negozi ma la riacquistiamo magicamente durante le partite di calcio, abbiamo seri problemi con la matematica e con lo smezzare gli scontrini, siamo eterne indecise (certo, mica è facile decidere fra un vestito rosso chiaro o rosso leggermente meno chiaro! ci sono una serie di implicazioni socio-psicologiche che non si possono ignorare), ce la tiriamo, facciamo le sostenute, siamo banali, viviamo nella costante e frustrante illusione della dieta, fracassiamo le palle e questo ci diverte un mondo, siamo paracule.
E sono tutte cose vere, oltretutto.
PERO'. Però.
Abbiamo anche dei lati positivi, taaaaaanti lati positivi.
Inanzitutto siamo belle, sì, siamo tutte belle. Dentro, fuori e nel mezzo. ( ?? )
E poi siamo intelligenti. Quasi tutte.
Siamo decorative: sappiamo far sentire il nostro uomo come il più macho sulla Terra davanti agli amici. Siamo simpatiche: riusciamo a fare amicizia in un batter d'occhio quando facciamo un complimento alle scarpe di una nostra consimile. Ehm.. e allo stesso modo sappiamo odiare con la cattiveria di cui nessun uomo è mai stato in grado, perchè quelle scarpe le avevamo viste prima noi! Abbiamo il senso dell'umorismo, talvolta anche nel modo di vestirci.
E oltretutto, basta poooochissimo a renderci felici:
- trovare a 1 euro lo smalto esattamente come lo cercavi, non troppo trasparente e non troppo opaco, dopo innumerevoli ricerche
- iniziare la giornata comprando la borsa bianca grande dei tuoi sogni (e desiderarne solo un'altra, marrone)
- un complimento
- la mascherata ipocrisia delle amiche quando ti dicono che sei dimagrita
- la cioccolata
- avere l'occasione di metterci la gonna e di sentirci le più fighe della città
- avere un uomo nei paraggi quando non riusciamo ad aprire le bottiglie
- una magliettina nuova
- quelle barrette di cioccolato e cereali senza zucchero
- un fiore
- e tantissime altre piccole cosette che voi uomini di sicuro sapete (??)

insomma... non siamo incredibilmente adorabili?

giovedì 26 giugno 2008

rispettiamo l'ambiente

sabato 21 giugno 2008

esperimento neurologico

In un laboratorio viene condotto un esperimento unico nel suo genere:
un neurone cresciuto in un cervello di una donna viene trapiantato dentro al cervello di un uomo comune.
Il neurone, ripresosi dallo shock del viaggio, arriva nel cervello ospite, si guarda intorno e si rende conto che è in un grande spazio vuoto, dove è tutto buio e c'è un silenzio angosciante.
Preoccupatissimo, chiede timidamente, sottovoce: - Ehi... C'è qualcuno?
Silenzio!
Sempre più ansioso e spaventato alza il tono: - Iuuhuu! C'è nessuno qui?
Nessuna risposta. Nessun segno di vita!
Distrutto e tremante, si accascia al suolo e comincia a piangere (classico femminile).
- Resterò solo, qui, per il resto della mia vita...
All'improvviso, un rumore... dei passi... arriva qualcuno... ed è un altro neurone! Emozionatissimo, il poveretto balza in piedi e corre incontro al nuovo arrivo, abbracciandolo commosso.
- Ehi... calmati amico mio, calmati. Che fai qui? E perché piangi?
- Io... sono arrivato adesso... pensavo che non ci fosse nessuno e che sarei rimasto solo per sempre...
- Ma che sciocchezza! Stai parlando di un cervello maschile, quindi non troverai nessun' altra comunità più affollata di neuroni di questa! Noi siamo moltissimi, estremamente attivi e con legami stretti stretti e fitti fitti tra tutti noi.
- Oh... grazie a Dio, che bello! Come sono contento! Ma... allora dove siete tutti? Qui il cranio è vuoto.
- Oh, nulla di strano, è sempre così: c'è una festa giù nel pisello. Io sono risalito solo per cercare dell'altra birra.....


grazie a Dalia che mi ha mandato questo testo per mail ^__^




venerdì 20 giugno 2008

artropodi

ci sono giorni in cui sei l'insetto, altri in cui sei il parabrezza.


oggi mi sento decisamente un insetto.
piccolo.
peloso.
con un'ala spezzata.
a cui hanno staccato l'altra.
e senza più zampette.
neanche una.
spiaccicato contro il vetro dei fari di un Hammer.
insomma, un oggetto senza senso.

venerdì 13 giugno 2008

il calcio.

Definizione: gioco di squadra in cui due formazioni composte da 11 giocatori ciascuna si affrontano rincorrendo una palla da un lato all’altro di un campo di erba finta delle dimensioni del Principato di Monaco, e quando la ottengono la tirano di nuovo via.
Regole: L’ardua missione è centrare con il pallone la megagalattica porta di ferro e rete avversaria difesa da un giocatore apposito: il portiere (che ahimè si trova soggetto a frequenti traumi cranici dati dalle capocciate ai pali per aver lisciato la palla) . Si possono usare solo i piedi tranne nel caso del precedentemente citato portiere. Naturalmente regolamento non scritto prevede anche l’utilizzo di cranio, gomiti, ginocchia, unghie, tacchi, borsett.. ehm.. per arrecare danno ad giocatori e mettere fuori uso quelli più bravi ( definiamo quest’ultimo processo come selezione naturale ) . Il personaggio adibito a far rispettare le regole è detto arbitro: la sua funzione è correre appresso alla palla come tutti gli altri giocatori ma è l'unico che non deve calciarla, deve tramite occhi da camaleonte tenere attenzione ai calci sugli stinchi fra giocatori o all'eventualità di fuorigioco ( che purtroppo non posso spiegare in questa sede visto che ancora non ho capito di che si tratta) . Tuttavia spesso incorre in una pessima sorte, nel migliore dei casi viene preso a capocciate, nel peggiore viene apostrofato come cornuto e rincorso per tutto il campo.
Il tifo: fenomeno abbastanza singolare del comportamento umano è il tifo: questo atteggiamento comporta l'indossare 170 euro di completo maglietta-calzoncini dei colori della squadra, sebbene questo possa significare vestirsi completamente di rosa o di qualche strano abbinamento multicolor verde-giallo-rosso. Talvolta ( per non dire sempre) il fenomeno del tifo si può trasformare invera e propria psicosi nei soggetti più sensibili ( per non dire tutti ) il che comporta durante la visione di una partita in tv il completo alienamento dalla società, il trasformarsi in scaricatore di porto anche del più silenzioso e pacato notaio, il sovraconsumo di alcolici ( per lo più birra) e cibi ipercalorici quali pizza o patatine, ed il disorientamento al ricordo di possedere una di quelle cose dette fidanzata. Una variante del tifo riguarda l'allenatore che si trova in panchina: frequente iperventilazione e sfiorati attacchi di cuore caratterizzano questo personaggio che rischia che gli scoppi la coronaria per indicare al suoi giocatori la tattica da seguire. Impassibile in tribuna il presidente della squadra, invece.
Considerazioni: è curioso notare come l'evoluzione della specie umana abbia reso gli individui femmine completamente immuni da questa... condizione. Per l'aspetto biochimico-genetico negli individui maschi si rimanda al post riguardante l' "operone calcio".
Puo' avere effetti collaterali anche gravi, in caso di disturbi della personalità contattare un medico.

Ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è .. più o meno casuale. Se vi sentite offesi da quanto su scritto.. siete nello stadio "patologico", dunque, contattate uno specialista.

domenica 8 giugno 2008

giorno prima dell'esonero

- "te per domani stai carica?"
- "carica in che senso, di psicofarmaci? ''

grafico: voglia di studiare/tempo


CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA ed ammirarne i più significativi dettagli.

N.B. commenti del genere "non hai un cacchio da fare" non sono ben accetti, dato lo sforzo cerebrale investito in questo mirabile lavoro di alta statistica. Grazie.

sabato 7 giugno 2008

" Nel vivere del nostro buio quotidiano, ogni tanto incontri un raggio di luce....
spesso...
è una moto che ti sta investendo...

C'è del fanculo nell'aria ... "

Giorgio Melazzi, monologhista di Zelig

lunedì 2 giugno 2008

somiglianze

laboratorio di anatomia comparata dei vertebrati:
il professore prende in mano un cranio (se non sbaglio di un coccodrillo) "vedete qui nella parte laterale e occipitale del cranio, la mandibola e gli archi annessi sono molto sviluppati, conferendo una bocca nel complesso molto grande portando ad una riduzione dello spazio per l'encefalo.." .. ed io che pensavo fra me e me "conosco persone così -.-' "