sabato 8 marzo 2008

donna: cosa dico-cosa penso

come tributo a noi donne per la nostra festa e come piccolo promemoria per i nostri ''esemplari maschi'' ho voluto pubblicare oggi una traduzione del linguaggio
"donna: cosa dico-cosa penso":

Si = No
No = Si
Forse = No
Mi dispiace = Ti dispiacerà
Abbiamo bisogno = Voglio
Decidi tu = La decisione giusta dovrebbe essere ovvia
Fai come ti pare = La pagherai in seguito
Dobbiamo parlare = Ho bisogno di lamentarmi di qualcosa
Certo, fallo pure se vuoi = Non voglio che tu lo faccia
Non sono arrabbiata = Certo che sono arrabbiata, idiota!
Sei così mascolino = Potevi anche fartela la barba!
Certo che stasera sei proprio carino con me = Possibile che pensi sempre al sesso?
Spegni la luce = Ho la cellulite
Questa cucina è così poco pratica = Voglio una casa nuova
Voglio delle nuove tendine = e tappeti, e mobili, e carta da parati
Ho sentito un rumore = Mi ero accorta che stavi per addormentarti
Mi ami? = Sto per chiederti qualcosa di costoso
Quanto mi ami? = Ho fatto qualcosa che non ti piacerà sentire
Ho il sedere grosso? = Dimmi che sono stupenda
Devi imparare a comunicare = Devi solo essere d’accordo con me
Niente, davvero = è solo che sei un tale stronzo

e adesso, per concludere, cito un brano scritto dalla mia cara Ludovica, proprio sulle donne:

Ecco quello che noi, si esatto comprendo anche me in un simile giudizio, giudicheremmo una squallida pagina sulle donne.

Eppure le donne, ed anche io sono una donna, sono strane. Io non le capisco, o almeno non ci capiamo fra noi. Tutte intente ad essere accattivanti attraenti interessanti eccitanti sensuali con l'altro sesso: ed è più forte di noi. Mentre siamo innamorate il mondo attorno lo guardiamo, ci piace essere guardate, ci da fiducia, ci tira su.

Ci piace essere dette belle. Non ci piace essere chiamate volgarmente. Ci piace che gli altri ci guardino, ma non ci piace che ci fissino. Amiamo forse le cose banali e sembriamo materialiste, tendiamo a mostrarci superficiali e fragili.

Ma una donna, una donna sa cos'è realmente.
Una donna è l'unica creatura che sa aspettare, guardando l'orizzonte, non abbassando mai il volto. Una donna sa portare amore e rispetto, e sa quasi sempre di non essere rispettata completamente. E sa di far capire a chi non la rispetta a pieno quello che le sta facendo.
Con uno sguardo.
Una donna non ama far star male gli altri. Ma sa di saperlo fare, forse nel modo più crudele.
Forse perchè siamo streghe.
Forse diaboliche.
Ne sappiamo sempre una in più.

Sbagliamo e quanto sbagliamo, ma per gli altri noi non possiamo sbagliare.
Dobbiamo essere eteree fate perfette, capaci di tutto pronte a tutto.

Le donne piangono, piangono e sanno come non farsi notare. Piangono nel letto di notte e smorzano i singhiozzi per non farli sentire. Perchè in fondo dobbiamo essere forti, dobbiamo essere il sostegno di chi lo chiede.
Per noi perdiamo forza, per gli altri la partoriamo.

Una donna si mostra altera anche se sta morendo dentro. Nessuno ha la dignità di una donna. E quando una donna si inginocchia ha perso parte di sè stessa e del suo mondo. Le donne perdono pezzi di loro stesse quando li donano alle persone, si trovano a volte a vivere di ricordi, sbiaditi, che come vedono loro non vede nessuno.

Le donne fanno le sceme e sanno di farlo. Non sono come gli uomini, non consapevoli. Tra donne c'è tanta rivalità e tanta complicità: strano vero? Contemporaneamente ci detestiamo e sappiamo quanto sopportiamo e patiamo,e di come sentiamo. Perchè bene o male, anche se ci si odia, siamo donne e conosciamo i nostri sensi, amplificati.

Abbiamo un sesto senso: e chi ancora lo ignorava prenda nota. Come una specie di radar percepiamo le cose. Sappiamo già prima che venga formulato il pensiero. Perchè non ascoltiamo solo parole, noi guardiamo i gesti, sentiamo sensazioni. Vediamo gli occhi.

Una donna si sente appagata se le si fa un sorriso. Il resto conta poco. Perchè se siamo stimate come superficiali donnette in cerca di roba, in realtà siamo come piccoli fanciulli che riescono a valorizzare cose più piccole, più fragili, un po' come noi.

E poi quante ne potrei dire sulle donne...per ora dedico questo a tutte quelle che ho anche semplicemente sfiorato, a quelle che sparlano di me, a quelle che invece mi vogliono bene. Perchè essendo io donna e loro anche, beh le amo tutte.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie giulia per questo traduttore...ma non è più semplice dire ciò che pensate??